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CdR: “piano di ripresa UE fallirà se non contribuirà alla coesione”

La comunicazione pubblicata​ sul secondo anniversario del dispositivo per la ripresa e la resilienza ( RRF), adottata il 21 febbraio dalla Commissione europea, non affronta le preoccupazioni sollevate dai leader locali e regionali sull’impatto territoriale dell’euro Strumento finanziario da 724 miliardi, afferma in un comunicato stampa il Comitato europeo delle Regioni (CdR).

Il presidente del CdR, Vasco Alves Cordeiro, e il relatore del CdR sull’RRF, Rob Jonkman, invitano congiuntamente la Commissione europea a esaminare finalmente “l’effettivo contributo dell’RRF alla coesione in Europa e l’ulteriore valore dei progetti finanziati“.

Il Presidente del CdR ha dichiarato: “Due anni fa, nel bel mezzo della crisi della Covid-19, la solidarietà europea ha prevalso quando abbiamo adottato un piano storico di ripresa. Con le trasformazioni verdi e digitali come obiettivi, il suo successo dipende da una buona articolazione con la politica di coesione al fine di rafforzare la coesione sociale, economica e territoriale e garantire che nessuna regione sia lasciata indietro.Tenendo presenti le sfide che l’Europa deve affrontare oggi, abbiamo bisogno di un approccio coordinato a livello dell’UE sostenere investimenti ambiziosi per fornire soluzioni forti ed eque per i cittadini in tutte le città e regioni.”

Il parere elaborato da Jonkman è stato adottato all’unanimità dal CdR l’8 febbraio. Attraverso il parere, i leader locali e regionali hanno già espresso critiche al rapporto di revisioneù sul RRF pubblicato nel luglio 2022 dalla Commissione europea, descrivendolo come una “occasione persa” per non aver affrontato la governance dei piani nazionali di ripresa e resilienza e il mancato coinvolgimento degli enti locali e regionali.

Le regioni e le città, scrive il CdR, rappresentano un terzo di tutta la spesa pubblica e più della metà (53%) degli investimenti pubblici nell’UE, forniscono servizi pubblici essenziali ai cittadini e investono in aree politiche chiave coperte dai piani nazionali per la ripresa e la resilienza (NRRP) finanziati da fondi straordinari dell’UE rilasciati nell’ambito del pacchetto di ripresa economica dell’UE, NextGenerationEU . Nonostante questo ruolo vitale, le città e le regioni sono state finora spesso trascurate nel monitoraggio e nell’attuazione del RRF da 724 miliardi di euro dell’Unione europea, come dimostrato da due indagini condotte nel 2021 e nel 2022.

Il Recovery and Resilience Facility dell’UE è lo strumento finanziario da 723,8 miliardi di euro (a prezzi correnti, di cui 338 miliardi di sovvenzioni e 385,8 miliardi di prestiti) concepito per sostenere gli Stati membri nell’attuazione delle riforme e negli investimenti nelle priorità comuni dell’UE. Il RRF è il più grande strumento finanziario incluso nel piano di ripresa NextGenerationEU da 801 miliardi di euro . Per beneficiare del sostegno del RRF, gli Stati membri dovrebbero presentare piani nazionali di ripresa e resilienza che indichino le riforme e gli investimenti che sarebbero finanziati.

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