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Venerdì 9 e sabato 10 giugno, l’Evento europeo dei giovani 2023 (EYE 2023) presenterà più di 300 attività in persona e ibride come dibattiti, discussioni, opportunità di networking, performance artistiche, attività sportive e laboratori interattivi. Queste sono state create in collaborazione con le istituzioni dell’UE, le organizzazioni internazionali, la società civile, le organizzazioni giovanili e i partecipanti stessi. L’evento è ospitato dal Parlamento europeo a Strasburgo e parte del programma si svolgerà all’aperto nel Villaggio EYE.

Sarà possibile partecipare all’evento anche online.

La Presidente del PE Roberta Metsola aprirà l’evento venerdì alle 10.30 nell’emiciclo del Parlamento. Le attività successive all’interno del PE e nel Villaggio EYE consentiranno ai partecipanti di discutere le loro idee con responsabili politici e decisionali, esperti e attivisti.

“L’Evento europeo dei giovani di quest’anno è particolarmente importante, perché è l’ultimo prima delle elezioni europee del 2024. Il mio appello a tutti i partecipanti è di portare questa esperienza nelle vostre città, paesi e villaggi. Di farsi coinvolgere. Diffondere il messaggio dell’Europa. Di votare. E di convincere anche i vostri amici e familiari a votare. Perché in fondo il futuro dell’Europa dipenderà da voi,” ha dichiarato la Presidente Metsola.

Con le elezioni europee che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024, i partecipanti discuteranno di priorità fondamentali come la giustizia climatica, il riscaldamento globale e la strategia dell’UE per la biodiversità. Si parlerà anche dell’Anno europeo delle competenze e della necessità di adattarsi alla transizione verde e tecnologica, degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19 e di come affrontare le disuguaglianze sociali e l’esclusione in Europa. I partecipanti discuteranno della tutela dei valori dell’UE, del ruolo dell’Europa in un mondo in continua evoluzione segnato dall’invasione russa dell’Ucraina, della politica migratoria e della necessità di impegno e partecipazione dei giovani.

Per maggiori dettagli su programma, relatori e attività (tra cui due concerti all’aperto nelle serate di venerdì e sabato), consultare il programma.

Dopo la sessione conclusiva di sabato alle 16.30, le idee, le aspettative e le preoccupazioni dei giovani saranno riassunte e raccolte in un Rapporto sulle idee dei giovani, che sarà distribuito a tutti i deputati. Alcuni partecipanti potranno sviluppare le idee che ritengono più stimolanti e presentarle direttamente ai deputati durante un’audizione EYE prevista per l’autunno 2023.

Si tratta della quinta edizione dell’EYE, che riunisce giovani di tutta l’Unione europea e del mondo per condividere e dare forma alle loro idee sul futuro dell’Europa. Si tratta di un’opportunità unica per i giovani tra i 16 e i 30 anni per parlare tra loro, ispirarsi a vicenda e incontrare esperti, attivisti, influencer e decisori, nel cuore della democrazia europea.

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La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C184 del 25 maggio pubblica laRisoluzione del Comitato economico e sociale europeo (CESE) sul tema «Uniti per la democrazia»

. Nel documento tra l’altro si legge che in periodi di complessi cambiamenti e sfide altrettanto complesse, la democrazia deliberativa/partecipativa può far parte del quadro più ampio di un indispensabile cambiamento sistemico. Vi sono molti esempi che, se attuati in modo efficace, possono consentire ai responsabili politici di prendere decisioni difficili sulle questioni di politica pubblica più impegnative e possono anche consolidare la fiducia tra i cittadini e i governi. Il presupposto è garantire che si tenga conto della pluralità delle opinioni e del diritto dei cittadini di esprimersi liberamente. Tuttavia, la democrazia partecipativa non costituisce la panacea. Le società democratiche devono affrontare un ampio ventaglio di sfide diverse, per le quali occorrono metodi di partecipazione differenti. La governance democratica richiede pertanto il ricorso a meccanismi diversi per scopi diversi, allo scopo di trarre vantaggio sia dai loro punti di forza che dai loro punti deboli.

Dobbiamo cercare collettivamente di trovare un nuovo equilibrio tra democrazia rappresentativa, democrazia partecipativa e democrazia diretta, continua il CESE.

Le conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa sulla democrazia europea hanno fissato gli obiettivi di accrescere la partecipazione dei cittadini e rafforzare le strutture per la democrazia partecipativa e azioni deliberative. Tenendo conto dei risultati della Conferenza sul futuro dell’Europa e dell’importante ruolo che il Comitato economico e sociale europeo (CESE) sta già svolgendo, il CESE intende delineare una serie di opzioni che potrebbero formulare un programma per le riforme istituzionali al fine di rispondere al meglio alle finalità del CESE stesso.

LA RISOLUZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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La Commissione europea rende noto di aver fornito il 25 maggio gli orientamenti agli Stati membri nell’ambito del pacchetto di primavera del semestre europeo 2023 per costruire un’economia solida e a prova di futuro che garantisca competitività e prosperità a lungo termine per tutti in un contesto geopolitico difficile. Ciò richiede un approccio integrato in tutte le aree politiche: promuovere la sostenibilità ambientale, la produttività, l’equità e la stabilità macroeconomica. Il semestre europeo fornisce il quadro di coordinamento delle politiche a tal fine, integrando l’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) e i programmi della politica di coesione. Il ciclo del semestre europeo fornisce inoltre relazioni aggiornate sui progressi verso il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti gli Stati membri.

Domande e risposte sul pacchetto di primavera del semestre europeo 2023

Pacchetto primavera semestre europeo – Documenti

Piano industriale del Green Deal europeo

Competitività dell’UE oltre il 2030: uno sguardo al futuro in occasione del 30° anniversario del mercato unico

Proposte per nuove regole di governance economica adatte al futuro

Il piano REPowerEU
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Panorama, il periodico della DG Sviluppo regionale e urbano dell’UE comunica che la Commissione Europea ha lanciato un’alleanza “senza precedenti” ponendo gli enti locali al centro della sfera pubblica europea.

Lanciata nel giugno 2022, la rete BELC si sta diffondendo in tutti gli Stati membri con più di 500 consiglieri locali. I membri sono rappresentanti eletti di città medio-piccole, principalmente tra 10.000 e 100.000 abitanti, ma anche di piccoli paesi con poche centinaia di abitanti.

Una mappa interattiva di membri e partner mostra la portata della rete. Dai paesi leader Italia, Spagna e Portogallo, che finora hanno il maggior numero di rappresentanti, membri e partner sono sparsi in tutta l’UE, dalle Isole Canarie alla Lettonia

I politici locali, scrive Panorama, svolgono un ruolo strategico nel coinvolgere le comunità verso le questioni dell’UE; parlano la stessa lingua e condividono lo stesso background delle persone in piccoli collegi elettorali, che a volte possono sentirsi lasciati indietro. L’idea fondamentale del BELC è che comunicare l’UE è una responsabilità condivisa dalle istituzioni dell’UE e dagli Stati membri a tutti i livelli, compreso il livello di governance locale. La Conferenza sul futuro dell’Europa ha posto un’altra prima pietra nel 2022, includendo nelle raccomandazioni conclusive un invito a creare una rete di consiglieri locali (proposta 36, ​​punto 6). I consiglieri che aderiscono alla rete BELC sono gli elementi costitutivi di una governance europea fatta di istituzioni, comunità locali e cittadiniche presto voteranno alle elezioni europee del 2024.

I membri sono invitati a compilare un sondaggio specifico per ricevere una serie mirata di servizi di comunicazione, come materiali digitali e fisici, webinar e offerte di apprendimento su argomenti selezionati e visite alle istituzioni di Bruxelles.

I primi 50 consiglieri sono già giunti a Bruxelles a marzo in due gruppi, hanno visitato i principali edifici istituzionali e partecipato a una serie di sessioni tematiche ritagliate sulle loro esigenze con esperti, membri del Parlamento europeo e del Comitato delle regioni. I partecipanti “hanno goduto di grandi opportunità di networking e della possibilità di discutere in modo approfondito temi in cima all’ordine del giorno, come il cambiamento climatico, la crisi energetica, l’agricoltura e le opportunità per i giovani agricoltori e la politica di coesione con funzionari europei di alto livello”.

La rete Costruire l’Europa con i consiglieri locali ha preso il via attraverso diversi eventi pubblici, come la Settimana europea delle regioni e delle città, il Congresso mondiale Smart Cities Expo di Barcellona, ​​il Salon des Maires di Parigi e la conferenza annuale del Patto dei sindaci a Bruxelles.

VAI AL BANDO

Sito Web BELC
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Il sito del Dipartimento per le Politiche Europee informa che la mostra “L’Italia in Europa – L’Europa in Italia” fa tappa a Trento dall’8 al 28 maggio 2023, nel quadro delle iniziative di “Siamo Europa”: dibattiti, approfondimenti e spettacoli dedicati ai valori, alla storia e all’attualità europea. Un evento organizzato da un partenariato composto, tra gli altro, da Europe Direct Trentino, Centro di Documentazione Europea Trento, Ufficio politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Università di Trento.

La mostra sarà inaugurata lunedì 8 maggio alle ore 18.00 presso Palazzo Trentini, al termine dell’evento di lancio della manifestazione dedicato al Programma FESR e FSE+.

La tappa di Trento è la 23esima da quando, nel marzo 2017, la mostra fotografica multimediale e interattiva è stata inaugurata in occasione dei 60 anni dei Trattati di Roma.

La mostra è realizzata dal Dipartimento per le Politiche Europee ed è rivolta soprattutto agli studenti per stimolare il dibattito e la riflessione sul futuro del progetto europeo.

Complessivamente, la mostra presenta oltre 450 foto e immagini – esposte o fruibili attraverso l’app dedicata – e 31 contenuti multimediali. L’app “L’Italia in Europa – L’Europa in Italia” (su Apple Store) e “litaliaineuropa” (su Play Store) consente una visita interattiva della mostra: cercando e inquadrando con il proprio dispositivo mobile (smartphone o tablet) le opere contrassegnate con l’icona play posizionata di fronte alla foto, si attiva in automatico un video.

Per altre info sulla mostra, clicca qui
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Il sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea informa che è in corso (4 maggio) il Forum economico di Bruxelles, l’evento economico annuale “faro” della Commissione.



L’edizione 2023 riunisce oratori di alto livello che condivideranno i propri punti di vista su come creare un nuovo modello competitivo per l’Europa in un contesto caratterizzato da tensioni globali e scarsità di risorse. I partecipanti dibatteranno sul modo in cui l’UE dovrà adattare la propria politica industriale, commerciale ed energetica all’evoluzione dell’ordine mondiale. Si parlerà anche di protezione dei lavoratori, dei consumatori e delle generazioni future di fronte a questi tempi incerti, nonché dell’incidenza del cambiamento climatico sul bilancio. Altra questione all’ordine del giorno: l’avvento di una società senza contante porterà benefici ai cittadini e all’economia o no?

Nel corso degli ultimi 20 anni, il Forum ha visto riuniti decisori politici europei e internazionali, dirigenti d’impresa, istituzioni finanziarie, università e parti sociali per individuare le principali sfide e discutere le priorità politiche per l’economia europea.

L’evento sarà trasmesso sul sito web, sulla pagina Facebook e sul profilo Twitter della DG ECFIN. Il programma è disponibile sulla pagina web dedicata al Forum.
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A tre settimane dal lancio della Petizione “Rispettate la volontà dei cittadina e la Conferenza sul futuro dell’Europa” promossa in Italia dal Movimento Federalista Europeo (MFE)insieme agli Ambassador dei Panel dei cittadini della CoFoE e all’UEF (Unione dei Federalisti Europei), in collaborazione con i parlamentari europei del Gruppo Spinelli, è tempo di primi bilanci.

Così un comunicato stampa del MFE.


La petizione trova il sostegno di un fronte ampio e bipartisan di forze politiche, rappresentanti della società civile e cittadini come testimonia l’evento di lancio della petizione in Italia del 3 marzo. A questo, continua il comunicato, si unisce l’intervento attivo da parte di sezioni locali di partiti che hanno raccolto l’invito di diffondere la petizione tra i propri iscritti e simpatizzanti.

Il sostegno alla petizione viene anche dal fatto che fra qualche mese sarà un anno dalla conclusione di quell’esperimento democratico che è stata la Conferenza sul futuro dell’Europa e che non c’è ancora stata una risposta chiara da parte del Consiglio dell’UE.

Per questo, esorta l’MFE, è così importante di sottoscrivere e diffondere questa “Petizione al Consiglio dell’Unione europea” (www.mfe.it/petizione) perché il Consiglio rispetti la volontà dei cittadini e il lavoro della Conferenza sul futuro dell’Europa. C’è tempo per sottoscrivere la petizione fino al 5 maggio 2023.
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la Commissione europea informa attraverso una nota stampa di aver aperto un nuovo panel di cittadini, durante il quale i cittadini dei 27 Stati membri discuteranno su come rendere disponibile la mobilità per l’apprendimento a tutti nell’UE. Il gruppo di cittadini sulla mobilità per l’apprendimento si riunirà tre volte tra marzo e aprile 2023. Questo fa parte di una nuova generazione di gruppi di cittadini, a seguito della conferenza sul futuro dell’Europa, per promuovere la partecipazione dei cittadini alla politica della Commissione processo decisionale su alcuni settori politici chiave.

Il gruppo di cittadini fa parte della strategia di consultazione in vista della proposta della Commissione entro la fine dell’anno. I cittadini contribuiranno al dibattito pubblico condividendo i loro pensieri e fornendo raccomandazioni sulla mobilità per l’apprendimento, compresa la necessità di offrire possibilità alle persone con minori opportunità e ai gruppi meno mobili, o la necessità di mantenere la mobilità il più possibile rispettosa dell’ambiente, così come la opportunità che la digitalizzazione potrebbe offrire in questo contesto.

La prima sessione si è svolta dal 3 al 5 marzo a Bruxelles, la seconda riunione del panel si svolgerà online dal 24 al 26 marzo. La sessione finale si terrà dal 28 al 30 aprile a Bruxelles.

La giuria è composta da circa 150 cittadini selezionati a caso. Sono rappresentativi della diversità dell’UE in termini di geografia (origine nazionale e urbana/rurale), genere, età, background socioeconomico e livello di istruzione. Inoltre, un terzo dei partecipanti al Panel ha meno di 25 anni. L’inclusione dei giovani e delle loro priorità nell’elaborazione delle politiche è stata una chiara richiesta formulata nel quadro della Conferenza sul futuro dell’Europa ed è stato un obiettivo chiave dell’Anno europeo della gioventù. La Commissione garantisce che tutti i gruppi di cittadini includano almeno un terzo dei giovani partecipanti.

La mobilità per l’apprendimento è già una realtà per molti grazie a Erasmus+ e ai suoi programmi precedenti, che offrono opportunità di mobilità nell’istruzione scolastica per alunni e insegnanti, nell’istruzione e formazione professionale, nell’istruzione superiore e nell’istruzione degli adulti, nonché progetti per apprendisti, giovani, operatori giovanili e allenatori sportivi per molti anni. Nonostante ciò e sebbene l’interesse per la mobilità per l’apprendimento sia elevato, i cittadini europei devono affrontare una serie di ostacoli nell’accedere e partecipare alle opportunità di mobilità per l’apprendimento. Identificare e affrontare questi ostacoli è fondamentale per rendere le opportunità di mobilità per l’apprendimento accessibili a tutti.

I periodi di studio all’estero per tutti dovrebbero diventare una norma, indipendentemente dall’età, dal livello di istruzione, dal background e dai mezzi finanziari. Di conseguenza, la Commissione ha annunciato un aggiornamento del quadro per la mobilità per l’apprendimento nel suo programma di lavoro per il 2023. Oltre a questo gruppo di cittadini, la Commissione ha aperto una consultazione pubblica per i cittadini e le parti interessate per condividere le loro opinioni in merito. I contributi possono essere versati sul portale Di’ la tua , dall’8 febbraio al 3 maggio.

Gruppo di cittadini sulla mobilità per l’apprendimento

Mobilità per l’apprendimento nello spazio europeo dell’istruzione

Informazioni sullo spazio europeo dell’istruzione
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