E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie


Su oltre 1450 candidature, 61 proposte sono state selezionate da tutta Europa per essere le finaliste dei New European Bauhaus Prizes 2023. Lo rende noto il sito della DG Sviluppo regionale e urbano della Commissione europea.

L’elenco dei finalisti comprende 61 progetti e idee provenienti da tutti i 27 stati membri dell’UE e da 6 paesi partner dei Balcani occidentali, a dimostrazione di creatività e innovazione eccezionali. Inoltre, nell’elenco dei finalisti, 8 progetti hanno una dimensione transfrontaliera.

Fino al 24 maggio tutti possono votare online i premi preferiti. Il voto pubblico stabilirà un vincitore del voto pubblico per ciascuno dei tre filoni: New European Bauhaus Champions, New European Bauhaus Rising Stars e New European Bauhaus Education Champions.

I Premi assegneranno fino a 30.000 euro a iniziative esemplari che uniscano sostenibilità, estetica e inclusività, i tre valori complementari del Nuovo Bauhaus europeo. I vincitori saranno annunciati alla cerimonia dei New European Bauhaus Awards il 22 giugno 2023 a Bruxelles.

Il New European Bauhaus è un’iniziativa creativa e interdisciplinare che collega il Green Deal europeo ai nostri spazi abitativi e alle nostre esperienze.

Nuovi premi europei Bauhaus 2023
0

E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie


Rimarrà aperto fino al 31 maggio 2023 il bando per l’adesione al Consiglio della Gioventù del Programma Interreg Francia-Italia ALCOTRA.

Il programma Interreg ALCOTRA ha deciso di coinvolgere maggiormente i giovani nella costruzione della cooperazione transfrontaliera tra Francia e Italia. Il Consiglio dei giovani ALCOTRA ha un ruolo consultivo rispetto al Comitato di monitoraggio del programma ed è stato istituito l’8 luglio 2022. Ciò è molto in linea con il principio di partenariato che valorizza il contributo dei cittadini alla progettazione e attuazione dei programmi di cooperazione Interreg. Il Consiglio della Gioventù rappresenta anche un compimento del manifesto per i giovani, concepito per coinvolgere i giovani nella definizione della politica di cooperazione europea.

In qualità di giovane consulente, di età compresa tra i 18 e i 30 anni al momento della candidatura, si avrà l’opportunità di comunicare idee e punti di vista sulle principali questioni socio-ambientali nell’area del programma ALCOTRA. La partecipazione al Consiglio dei giovani è per un periodo di un anno, rinnovabile di un anno.

Il Consiglio Giovani ALCOTRA è composto da 10 a 19 membri con un massimo di 2 giovani per ciascuno dei seguenti territori: Alta Savoia, Savoia, Alte Alpi, Alpi dell’Alta Provenza, Alpi Marittime, Provincia di Cuneo, Provincia di Imperia, città di Torino e la regione autonoma della Val d’Aosta. Un consulente può provenire dall’esterno di questi territori.

I candidati prescelti contribuiranno al lavoro del programma Interreg Francia-Italia ALCOTRA 2021-2027 e parteciperanno attivamente al comitato di monitoraggio del programma. Seguiranno gli sviluppi del progetto e presenteranno proposte di miglioramento e sceglieranno progetti che rispettano l’etichetta della gioventù ALCOTRA. I candidati prescelti contribuiranno anche a comunicare nuovi inviti a presentare proposte di progetti e parteciperanno agli eventi di comunicazione del programma.

Clicca qui per le candidature
0

E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
L’Associazione delle regioni frontaliere europee (AEBR) terrà una sessione informativa – aperta a tutti i programmi Interreg – sull’Iniziativa Giovani Volontari Interreg (IVY) il 31 maggio.

Interreg Volunteer Youth (IVY) è un’iniziativa della Commissione europea e dell’Associazione delle regioni frontaliere europee (AEBR) per promuovere la cooperazione territoriale europea. IVY consente ai beneficiari di progetti Interreg e programmi Interreg di rafforzare la loro comunicazione e migliorare l’attuazione di progetti di cooperazione attraverso il contributo di giovani appassionati, volontari IVY.



Il team di AEBR sta lanciando una sessione informativa online il 31 maggio 2023 alle 11:30 per presentare l’azione e la procedura di domanda, coprendo i seguenti aspetti:

– Chi può ospitare con IVY?

– Chi sono i Volontari IVY?

– Cosa significa in pratica il volontariato?

– Quali attività possono svolgere i volontari e in che modo i volontari aiutano le organizzazioni di accoglienza?

– Come applicare?

– Cosa ci si aspetta da un’organizzazione ospitante?

– Qual è il ruolo del mentore?

I rappresentanti di tutti i programmi e progetti Interreg (Interreg A, B, C e D, inclusi Interreg IPA e Interreg NEXT), nonché le autorità nazionali e i rappresentanti delle strategie macroregionali, sono invitati a partecipare a questa sessione informativa online su Interreg Giovani Volontari (EDERA).

L’iniziativa Interreg Volunteer Youth (IVY) è iniziata nel 2017 e oltre 800 volontari hanno già preso parte, promuovendo la cooperazione regionale in tutta Europa e oltre.

Il programma IVY riunisce persone che vogliono sostenere la cooperazione transfrontaliera. In quanto tale, IVY è un’opportunità unica per i progetti e i programmi Interreg di avere un impatto duraturo sulla cooperazione europea. Le organizzazioni ospitanti migliorano la visibilità e l’impatto dei loro progetti e diventano parte di una comunità di attori che sostengono la partecipazione dei giovani a Interreg, contribuendo a promuovere i valori europei.

Il processo di candidatura è rapido e le domande vengono ricevute su base continuativa, poiché non esiste una scadenza per la presentazione della domanda. Il team di AEBR si occupa degli aspetti amministrativi, in modo che volontari e mentori possano concentrarsi sulla loro collaborazione ed esperienza. Inoltre, i volontari ricevono sostegno finanziario e sono completamente assicurati dall’AEBR.

Per saperne di più su questa opportunità unica per i progetti e i programmi Interreg, partecipa alla sessione informativa online del 31 maggio 2023.

PER PARTECIPARE: https://forms.gle/A6QGy5sr1c2XtdFB9
0

E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C 140 del 21 aprile pubblica il Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «COVID-19: il ruolo della società civile nella ricostruzione e nella resilienza della regione euromediterranea»

Il CESE è convinto che la ripresa economica e sociale, giusta ed equa, sia possibile solo attraverso il coinvolgimento delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile, del settore privato e in particolare delle PMI. La ripresa dell’area mediterranea e lo sviluppo di modelli socioeconomici sostenibili e resilienti dovranno essere ispirati da principi quali il rispetto dello Stato di diritto, la tutela dei valori democratici e dei diritti sociali e umani, l’attuazione delle convenzioni fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e l’impegno comune nel conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e di neutralità climatica.

IL PARERE COMPLETO IN ITALIANO (PDF)
0

E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Gazzetta ufficiale C 125 del 5 aprile pubblica la “Raccomandazione del Parlamento europeo alla Commissione europea e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente il partenariato rinnovato con il vicinato meridionale — una nuova agenda per il Mediterraneo.”

Nel documento, il Parlamento tra l’altro invita a riconoscere le molteplici sfide che la regione deve affrontare, quali i cambiamenti climatici, la crisi economica e gli attacchi terroristici; sottolinea che lo stress idrico derivante dall’aumento del fabbisogno di acqua dolce, associato al controllo strategico dei fiumi, può portare ai conflitti più gravi; invita definire una strategia politica volta a facilitare le soluzioni nei settori con un elevato potenziale destabilizzante.

Il Parlamento europeo invita attuare in via prioritaria strategie volte a ridurre la povertà, a promuovere strategie dedicate alla programmazione per un più ampio accesso dei giovani e delle donne all’istruzione generale e superiore, unitamente a finanziamenti adeguati per l’accesso all’istruzione della popolazione in generale, nonché strategie tese a sostenere la creazione e lo sviluppo di efficienti strutture di istruzione superiore o professionale nei paesi del vicinato meridionale.

L’Assemblea di Strasburgo invita a collaborare con i paesi partner affinché i loro programmi scolastici difendano le norme dell’UNESCO in materia di pace, tolleranza e non violenza a ad attuare politiche e iniziative volte a proteggere le minoranze e a combattere le manifestazioni di intolleranza, razzismo, omofobia, xenofobia e le forme di intolleranza religiosa.

SCARICA IL DOCUMENTO COMPLETO IN ITALIANO (PDF)
0

E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La comunità internazionale il 20 marzo ha promesso un totale di 7 miliardi di euro in occasione della conferenza internazionale dei donatori “Insieme per il popolo di Turchia e della Siria”, ospitata congiuntamente dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dal Primo ministro svedese, Ulf Kristersson, per la presidenza svedese del Consiglio.

Lo rende noto un comunicato stampa della Commissione europea.
Più di 60 delegazioni dell’Unione europea, dei suoi Stati membri e dei suoi partner, comprese le Nazioni Unite, le istituzioni finanziarie internazionali ed europee come la BEI e la BERS e altre parti interessate si sono incontrate a Bruxelles per mobilitare il sostegno alla popolazione in Turchia e in Siria dopo i devastanti terremoti del febbraio 2023 e per coordinare la risposta nelle aree colpite in entrambi i paesi.

L’impegno totale di questa conferenza internazionale dei donatori ammonta a 7 miliardi di euro, di cui 6,05 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per Türkiye e 950 milioni di euro in sovvenzioni per la Siria. La Commissione europea e gli Stati membri dell’UE, nonché la Banca europea per gli investimenti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo rappresentano oltre il 50% di questo impegno totale di sovvenzioni, con 3,6 miliardi di euro.

I fondi per la Turchia saranno utilizzati per coprire i bisogni umanitari e aiutare la ricostruzione delle regioni colpite. La valutazione preliminare dei danni in Turchia dimostra un fabbisogno molto elevato superiore a 100 miliardi di USD con molti danni alle infrastrutture pubbliche e agli edifici residenziali. Gli sforzi di ricostruzione garantiranno che vengano presi in considerazione tutti gli standard internazionali per la costruzione nelle regioni sismiche e anche le priorità del Green Deal turco. I fondi per la Siria saranno utilizzati per aiutare a soddisfare le esigenze umanitarie e sostenere la ripresa precoce e la resilienza.

Sito web della Conferenza internazionale dei donatori “Insieme per le persone in Turchia e in Siria”
0

E-News, diritti umani ed uguaglianza, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Vent’anni fa, Mechelen soffriva di uno dei più alti tassi di criminalità in Belgio. La polarizzazione e la privazione erano alle stelle. Molte famiglie della classe media non avevano altra scelta che andarsene. Ma a poco a poco, man mano che le autorità locali attuavano le politiche di inclusione, la situazione ha iniziato ad evolversi. Lo segnsla il sito del CEMR.
Al giorno d’oggi, scrive il CEMR, la città è un “vibrante simbolo di inclusività, con oltre 130 nazionalità che vivono in armonia”. Vengono ancora creati, implementati e costantemente migliorati programmi di integrazione innovativi. La “Applicazione di benvenuto” è una di queste.

LEGGI L’ARTICOLO DELL’AICCRE Inclucities, Mechelen, lì dove tanti popoli diventano uno.

Quando le autorità locali di Mechelen hanno rivisto i loro strumenti a supporto dei processi di integrazione, si sono rese conto che le persone tendono a utilizzare i loro smartphone più spesso, soprattutto quando sono in movimento. È stato quindi necessario visualizzare le informazioni su una piattaforma ottimizzata per i dispositivi mobili.

Con questa app per smartphone, i nuovi arrivati ​​possono trovare rapidamente informazioni su tempo libero, assistenza sanitaria, alloggio, apprendimento e vita sociale a Mechelen. Le informazioni sono fornite in 9 lingue diverse: arabo, olandese, inglese, francese, turco, ucraino, rumeno, russo e spagnolo. L’app mostra anche un calendario con attività e un dizionario in cui vengono spiegate parole complicate. L’app può essere facilmente scaricata dal sito ufficiale della città di Mechelen.

Con il supporto del progetto IncluCities, la città ha identificato un problema importante che può influire sull’efficacia di un’app: i dati obsoleti. In effetti, poiché le app mobili possono essere difficili da gestire, a volte tendono a non essere affatto aggiornate. Sfortunatamente, le informazioni obsolete rendono un’app inutile. Inoltre, l’aggiunta manuale di nuove informazioni richiede molto tempo. Questi problemi sono stati risolti sviluppando un algoritmo che semplifica il processo di aggiornamento dell’app. Man mano che i dipendenti della città caricano nuove informazioni su un foglio di calcolo, queste vengono automaticamente aggiunte all’app. In questo modo le informazioni sull’App mobile saranno sempre aggiornate, coerenti e disponibili in tutte le lingue.

Per scaricare l’app, vai sul sito ufficiale di Mechelen.

INCLUCITIES SUL SITO AICCRE
0

E-News, cooperazione, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La guerra in Ucraina ha rafforzato l’opportunità per l’UE di adattare la cooperazione alle diverse priorità dei vicini dell’UE a est, sostiene il Comitato europeo delle regioni (CdR) in una nota sul proprio sito.

La guerra in Ucraina dovrebbe indurre l’Unione europea ad adattare il modo in cui opera con i paesi ai suoi confini orientali, sostiene il Comitato europeo delle regioni in un parere che invita l’UE ad adottare un approccio più flessibile nei confronti di ciascuno dei sei paesi della partenariato orientale e a collaborare più strettamente con gli enti locali e regionali.

Il parere sul futuro del partenariato orientale in una prospettiva locale e regionale è stato elaborato dal Comitato europeo delle regioni su propria iniziativa, ma integra un dibattito più ampio all’interno dell’Unione europea sulla scia del tentativo della Russia di impadronirsi dell’intera dell’Ucraina su come adattare il quadro del partenariato orientale a un contesto più impegnativo.

L’UE aveva già differenziato la sua cooperazione con i sei membri del partenariato orientale (PO) – Ucraina, Bielorussia, Moldavia, Armenia, Azerbaigian e Georgia – prima dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, ma le strade scelte dai paesi del partenariato orientale si sono ulteriormente differenziate negli ultimi 12 mesi, con gli Stati membri dell’UE che concordano nel giugno 2022 per conferire all’Ucraina e alla Moldavia lo status di candidati all’adesione. Hanno inoltre confermato la loro disponibilità a concedere alla Georgia uno status analogo, fatte salve ulteriori riforme.

Il parere del CdR, adottato il 15 marzo, suggerisce inoltre che l‘UE guardi alla regione in modo più globale, individuando forme di cooperazione potenziale – attraverso il partenariato orientale (PO) – con i paesi dei Balcani e dell’Europa centrale Asia.

Il parere del CdR sostiene l’agenda fissata per il partenariato orientale sulla scia della pandemia di COVID – ripresa, resilienza e riforma – ma sostiene che, a seguito dell’invasione della Russia, occorre porre maggiormente l’accento sulla resilienza dell’energia e dei trasporti e sull’avanzamento della transizione verso un’economia verde e digitale. Il parere sostiene inoltre che le autorità regionali e locali dovrebbero avere una maggiore influenza sulla definizione delle priorità del partenariato orientale in aree in cui le regioni e le città hanno generalmente responsabilità significative.

Il 16 marzo il CdR ha ospitato una riunione dei politici dei paesi del partenariato orientale. La riunione della Conferenza degli enti regionali e locali per il partenariato orientale (CORLEAP) è stato copresieduta dal vicepresidente dell’Assemblea della città di Tbilisi, Zurab Abashidze, e dal Presidente del CdR Vasco Alves Cordeiro e ha preso in esame alcune delle nuove iniziative per cooperazione a livello locale e regionale nel partenariato orientale, nonché ha discusso il sostegno alle regioni e alle città in Ucraina. Il CdR ha creato CORLEAP nel 2011 per sostenere la dimensione locale e regionale del partenariato orientale, istituito nel 2009.
0

PREVIOUS POSTSPage 1 of 18NO NEW POSTS