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Bonaccini: Europa rilanci welfare state. Legislatore europeo collabori con poteri territoriali



Il Presidente del CCRE/CEMR e dell’AICCRE Stefano Bonaccini ha aperto i lavori del webinar organizzato dal CCRE/CEMR l’11 giugno, “European Municipalities and Regions facing the COVID-19 crisis and its consequences”. Ai lavori ha partecipato anche Carla Rey, Segretaario generale dell’AICCRE. Di seguito l’intervento del Presidente Bonaccini.


La pandemia COVID-19 è una situazione senza precedenti, finora sono stati individuati quasi due milioni di europei con il virus e oltre 160.000 sono morti per questa malattia in Europa. Queste cifre drammatiche continueranno ad aumentare nelle prossime settimane, oltre a tutte le misure drastiche che sono state adottate, e dobbiamo essere molto vigili per monitorare l’evoluzione fino a quando non si potrà procedere alla vaccinazione generale. Tutte le nostre vite sono state colpite in un modo o nell’altro.

Nella mia regione, l’Emilia Romagna, la situazione è stata molto difficile perché è una delle regioni più colpite in Italia. Come leader dei governi locali e regionali, siamo stati in prima linea nella crisi e grazie ai servizi pubblici locali, il nostro continente è stato in grado di affrontare la situazione sanitaria.

I dipendenti del settore pubblico hanno garantito l’erogazione ininterrotta dei nostri servizi pubblici più importanti, a dimostrazione del ruolo chiave dei servizi pubblici locali organizzati e adeguatamente finanziati per la fornitura continuativa di servizi di interesse generale ai cittadini, soprattutto nei momenti di emergenza.

Questa crisi ha anche dimostrato l’importanza vitale del nostro modello sociale europeo, basato sullo stato sociale, sulle pratiche di dialogo sociale nazionale, sul corretto finanziamento dei sistemi sanitari, sulla protezione dei lavoratori, dei disoccupati e delle persone vulnerabili. Ora iniziamo ad aprirci e vediamo quanto dovremo sostenere la ripresa della nostra economia e della nostra società. Le conseguenze dell’isolamento saranno un’altra sfida per noi. Avremo bisogno del sostegno dell’Unione europea per superare le conseguenze, avremo bisogno di maggiore solidarietà anche a livello globale, con i nostri vicini dei confini mediterranei, orientali e settentrionali. Dovremo ricominciare da capo, in linea con gli obiettivi di lotta al cambiamento climatico e di costruzione di un modello di sviluppo più sostenibile.

All’inizio della crisi, i governi centrali hanno fallito nel coordinare le loro risposte e hanno agito unilateralmente. A partire da metà marzo, la Commissione europea ha lanciato diverse iniziative nei settori della salute pubblica, della tutela delle libertà fondamentali e della gestione delle frontiere, nonché delle questioni economiche e monetarie. Ci siamo resi conto di quanto sia necessario lavorare insieme per agire in una crisi di questo tipo.

Accogliamo con favore la Coronavirus Response della Commissione europea, in particolare le iniziative per affrontare le sfide economiche, sociali e fiscali. Sosteniamo gli sforzi della Commissione per ammorbidire le regole sugli aiuti di Stato e rinnoviamo la nostra richiesta di una revisione delle regole di concorrenza per sostenere la nostra economia attraverso la localizzazione della produzione di beni essenziali.

Nei prossimi mesi, gli Stati membri e il Parlamento europeo negozieranno la proposta della Commissione per il piano di ripresa e il bilancio a lungo termine per l’UE. Valuteremo le varie proposte ed esprimeremo le nostre opinioni. Già oggi esortiamo la Commissione europea a fare del principio di partenariato un prerequisito per la preparazione dei programmi operativi e invitiamo il legislatore europeo a collaborare con i governi locali e regionali, seguendo la raccomandazione della risoluzione del Parlamento europeo del 2018 di fare del CEMR un partner chiave soprattutto in questa fase prelegislativa.


ENGLISH VERSION

The President of CCRE/CEMR and AICCRE Stefano Bonaccini opened the webinar organized by CCRE/CEMR on June 11, “European Municipalities and Regions facing the COVID-19 crisis and its consequences”. Carla Rey, General Secretary of AICCRE, also participated in the work. Here follows the speech of President Bonaccini.

The COVID-19 pandemic is an unprecedented situation, so far almost two million Europeans have been detected with the virus and over 160,000 have died from the disease in Europe. These dramatic figures will continue to increase in the coming weeks, in addition to all the drastic measures that have been taken, and we must be very vigilant to monitor the evolution until general vaccination can be carried out. All our lives have been affected in one way or another.

In my region, Emilia Romagna, the situation has been very difficult because it is one of the most affected regions in Italy. As leaders of local and regional governments, we have been at the forefront of the crisis and thanks to local public services, our continent has been able to deal with the health situation.

Public sector employees have ensured the uninterrupted delivery of our most important public services, demonstrating the key role of organised and adequately funded local public services for the continuous provision of services of general interest to citizens, especially in times of emergency.

This crisis has also demonstrated the vital importance of our European social model, based on the welfare state, national social dialogue practices, proper financing of health systems, protection of workers, the unemployed and vulnerable people. Now we are starting to open up and see how much we should support the recovery of our economy and society. The consequences of isolation will be another challenge for us. We will need the support of the European Union to overcome the consequences, we will need more solidarity at global level too, with our neighbours on the Mediterranean, eastern and northern borders. We will have to make a fresh start, in line with the objectives of combating climate change and building a more sustainable development model.

At the beginning of the crisis, central governments failed to coordinate their responses and acted unilaterally. Since mid-March, the European Commission has launched several initiatives in the areas of public health, protection of fundamental freedoms and border management, as well as economic and monetary issues. We have realised how necessary it is to work together to act in a crisis of this kind.

We welcome the European Commission’s Coronavirus Response, in particular, initiatives to address economic, social and fiscal challenges. We support the Commission’s efforts to relax state aid rules and renew our call for a review of competition rules to support our economy through the localisation of the production of essential goods.

In the coming months, Member States and the European Parliament will negotiate the Commission proposal for the recovery plan and the long-term budget for the EU. We will assess the various proposals and express our views. Already today, we call on the European Commission to make the partnership principle a prerequisite for the preparation of operational programmes and we invite the European legislator to work with local and regional governments, following the recommendation of the 2018 European Parliament resolution to make the ERMC a key partner especially in this pre-legislative phase.

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