Bonaccini alla Commissaria Cretu: “insieme per sostenere politica di coesione”

Oggi, 25 gennaio, a Bruxelles, il Presidente dell’AICCRE e del CCRE/CEMR Stefano Bonaccini ha consegnato  alla Commissaria europea per la politica regionale Corina Cretu il libro “Europa 2030, i territori prendono la parola”, redatto dal CCRE e che racchiude due anni di riflessione e dibattiti interni con gli eletti, i loro rappresentanti e i cittadini coinvolti nella politica locale e regionale europea.
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Il 25 gennaio a Bruxelles il Presidente dell’AICCRE e del CCRE/CEMR Stefano Bonaccini ha consegnato  alla Commissaria europea per la politica regionale Corina Cretu il libro “Europa 2030, i territori prendono la parola”, redatto dal CCRE e che racchiude due anni di riflessione e dibattiti interni con gli eletti, i loro rappresentanti e i cittadini coinvolti nella politica locale e regionale europea. “Con questo lavoro, ha detto il Presidente alla Commissaria, desideriamo dare il contributo dei territori al dibattito sul futuro dell’Europa, lanciato dal Presidente Juncker otto mesi fa e dal Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, per rilanciare gli scambi sull’Europa che noi vogliamo. In un momento in cui siamo più che mai impegnati, al suo fianco, Signora Commissaria, a sostenere la politica di coesione, mentre i cittadini sembrano dubitare della nostra capacità di avere una visione per il futuro della nostra Unione e del nostro continente, noi vogliamo ricordare gli impegni dei padri fondatori dell’Europa: ‘L’Europa non è un’unione di Stati, è e deve essere un’unione di popoli’. Un’unione di donne e uomini che in questo continente sostengono i valori della solidarietà, del progresso sociale e della democrazia”. 

Le sfide sono molte, ha continuato Bonaccini, “che si tratti della questione climatica, dello sviluppo sostenibile, della lotta al precariato, dell’accoglienza dei migranti, della necessaria cooperazione con i paesi limitrofi e dell’Africa, della riduzione delle disuguaglianze: su tutti questi punti le città e le regioni europee sono in prima linea.  Possiamo offrire soluzioni, possiamo sostenere al Suo fianco politiche ambiziose, non solo come “utenti”, ma anche come facilitatori e co-costruttori di politiche europee”. 

l’Europa ha bisogno di investimenti pubblici, ha sottolineato il Presidente,  “per ridurre il divario digitale, lottare contro l’impoverimento delle aree peri-urbane o isolate, assicurare il collegamento essenziale tra i territori in forte sviluppo e il loro vicinato, facilitare gli scambi e garantire la possibilità a tutti gli Europei di trovare un lavoro ed assicurare il futuro delle loro famiglie”. E’ tempo di superare le politiche di austerità e tornare “ad una politica di sviluppo ambiziosa. A tale riguardo, la politica di coesione dovrebbe essere presentata come la principale politica di investimento perché è quella attraverso la quale i cittadini vivono l’Europa”. L’opinione generale, ha rimarcato Bonaccini,  “è che questo secolo sarà quello dei territori. In Europa come nel mondo, lo sviluppo potrà essere inclusivo e sostenibile solo con l’impegno dei governi locali e regionali. Nella mia Regione, l’Emilia-Romagna, posso affermare che solo la mobilitazione di attori politici, economici e della società civile può offrire soluzioni sostenibili e garantire il successo degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG’s). Questa mobilitazione è possibile solo con il sostegno dell’Unione europea e degli Stati; sarà possibile solo con un forte impegno da parte delle istituzioni europee a sostenere le energie positive che impegnano i nostri territori verso il progresso e l’innovazione”. Il Presidente ha quindi rivolto un appello alla Commissaria: “lei sa che può contare su di noi, noi vogliamo anche poter contare sulla Commissione europea per aggiungere la nostra voce al dibattito intrapreso con i membri del Consiglio”. Infine, Bonaccini ha precisato che l’Europa non è  solo “il club dei membri dell’Unione europea. La nostra idea d’Europa  è anche costruita con i nostri vicini, con coloro che vogliono unirsi alla nostra Unione”.

La Commissaria  Creţu ha messo in risalto come “il libro del CCRE/CEMR rappresenta l’Europa al suo meglio, quella costruita “dal basso verso l’alto” in cui coloro che realizzano l’Europa quotidianamente, le nostre città e regioni, collaborano alla ricerca di idee e suggerimenti su come migliorare l’Europa. Ringrazio il CCRE e il suo Presidente Stefano Bonaccini per questa tempestiva iniziativa “.

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