La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C210 del 25 maggio informa della pubblicazione della Relazione speciale della Corte dei conti europea
«Proteggere il bilancio dell’UE – Lo strumento dell’esclusione va utilizzato meglio»
La “lista nera” è una misura volta a prevenire le frodi. Attraverso la sua banca dati EDES, l’UE cerca di escludere le controparti inaffidabili, come quelle coinvolte in frodi, corruzione o altre irregolarità, dalla ricezione di fondi pubblici.
La Corte dei Conti europea ha valutato se la lista nera viene utilizzata in modo efficace per proteggere il bilancio dell’UE ed ha concluso che il sistema attuale non è efficace in quanto non esiste un insieme coerente di obblighi per le diverse modalità di pagamento.
Inoltre, per i fondi gestiti dagli Stati membri, l’uso dei sistemi di esclusione non è obbligatorio. Responsabilità frammentate e carenze nell’identificazione delle controparti escludibili portano a pochi casi nella lista nera EDES. Raccomandiamo quindi di estendere l’uso di EDES ai fondi gestiti dagli Stati membri, dove attualmente si applica un mosaico di obblighi legali sull’esclusione.