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8 aprile, Consiglio d’Europa: identità Rom intrecciata nella società europea

Ogni anno, in tutto il mondo, l’8 aprile si celebra il Romano Dives, e cioè la Giornata Internazionale dei Rom istituita per celebrare la cultura di questo popolo e per far conoscere a sempre più persone i problemi che incontra nei vari Paesi. La data dell’8 aprile è stata scelta per ricordare il primo congresso mondiale del popolo rom, che si tenne a Londra nel 1971.

“L’8 aprile è sempre una buona occasione per celebrare il popolo rom e il contributo che apporta alle nostre società moderne e diversificate. Tuttavia, è anche un momento per riflettere sulle difficoltà e le sofferenze che vivono molte persone e comunità rom e per rinnovare il nostro impegno ad affrontarne le cause principali”, ha detto il Segretario generale del Consiglio d’Europa Marija Pejčinović Burić.

In questa Giornata internazionale dei Rom, “il mio pensiero va in particolare alla comunità rom che soffre, ha aggiunto il Segretario. L’attuale aggressione della Federazione russa in Ucraina sta causando un danno terribile. Il popolo rom fa parte di quei milioni di ucraini che ora sono sfollati e sono diventati rifugiati che cercano sicurezza attraversando i confini. Per alcuni di loro, le barriere linguistiche e la mancanza di documenti ufficiali rendono la fuga ancora più difficile. I paesi europei stanno giustamente accogliendo milioni di ucraini che fuggono dalla guerra. Chiedo a ciascuno di questi paesi di fornire assistenza e sicurezza a chiunque ne abbia bisogno, nell’interesse dei loro diritti umani”.

“La storia, la cultura e l’identità dei Rom sono intrecciate nel tessuto della società europea. Questo ci rende tutti più forti. Insieme, avanziamo e creiamo un continente che sia sicuro, vivace ed inclusivo, in cui i diritti di ogni persona sono garantiti a vantaggio di tutti.”, ha concluso Marija Pejčinović Burić

Anche i Rom che rimangono in Ucraina necessitano di sostegno. La scorsa settimana, il Consiglio d’Europa ha organizzato una consultazione online con le ONG rom che sono ancora attive nel paese. Nonostante le attuali condizioni, 35 rappresentanti si sono riuniti per discutere le sfide che affrontano attualmente i Rom ucraini. Il Consiglio d’Europa è al loro fianco ora, come lo saremo anche quando l’aggressione sarà finita. Il

Il Piano d’azione strategico
per l’inclusione dei Rom e dei Viaggianti (2020-2025) è un’esplicita dichiarazione del costante impegno del Consiglio d’Europa a combattere l’antiziganismo e ad assicurare l’uguaglianza dei Rom in tutto il nostro continente condiviso.

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