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La Commissione europea ha presentato il 16 maggio la seconda relazione sullo stato di Schengen. lo rende noto un comunicato stampa della Commissione. La presente relazione fa parte dell’iniziativa della Commissione volta a rafforzare ulteriormente la governance di Schengen attraverso un esercizio di rendicontazione annuale che presenta lo stato di Schengen, individuando le sfide e le migliori pratiche, nonché i settori prioritari di azione. La relazione sullo stato di Schengen fungerà da base per le discussioni politiche e guiderà in occasione del Consiglio Schengen dell’8 giugno 2023.

Rapporto sullo stato di Schengen 2023

Allegato sulle valutazioni Schengen

Compendio delle migliori pratiche individuate nell’ambito del meccanismo di valutazione e monitoraggio di Schengen

Schengen, frontiere e visti
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E-News, diritti umani ed uguaglianza, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
La Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 177 del 17 maggio pubblica la Risoluzione del Parlamento europeo sul tema «Verso la parità di diritti per le persone con disabilità».

Nel documento si denuncia il fatto che alcune persone con disabilità sono maggiormente esposte al rischio di essere vittime di alcuni tipi di discriminazione e violenza, come le donne e le ragazze, i bambini, gli anziani, le persone senza fissa dimora, i detenuti, i migranti e i rifugiati, le persone vittime di razzismo e le persone appartenenti a un contesto etnico, ad esempio i Rom, nonché le persone LGBTIQ+; invita la Commissione e gli Stati membri ad affrontare le sfide, i diritti e le esigenze specifiche di tali persone attraverso misure mirate volte a garantire l’accesso alla giustizia, ai servizi di assistenza alle vittime, ai servizi di sostegno e alla protezione e a eliminare gli ostacoli alla denuncia di discriminazioni e violenze.

La Risoluzione sottolinea che le persone con disabilità, e in particolare le donne con disabilità, continuano a subire discriminazioni multiple e intersezionali sulla base della loro disabilità e del loro genere, razza, etnia, età, religione o credo, orientamento sessuale, condizione di migrante o contesto socioeconomico; sottolinea che le donne e le ragazze con disabilità sono particolarmente soggette alla violenza di genere e che la gamma delle violenze di genere subite dalle donne e ragazze con disabilità può includere forme di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica; è preoccupato per il fatto che le donne con disabilità sono spesso soggette a violenze di genere da parte dei partner o dei familiari; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire la predisposizione e l’accessibilità di meccanismi per denunciare le violenze contro le persone con disabilità e di servizi di sostegno alle vittime.

Il Parlamento europeo osserva che nel quadro della strategia dell’UE sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030 la Commissione si è impegnata a dedicare particolare attenzione alle donne con disabilità, per le quali la probabilità di subire violenze è da due a cinque volte maggiore rispetto alle altre donne; invita la Commissione a integrare e a tenere conto della situazione delle donne con disabilità nelle politiche e misure dell’UE.

esprime profonda preoccupazione per il fatto che alle donne e alle ragazze con disabilità è troppo spesso negato l’accesso ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva, in particolare ai servizi ginecologici, che è loro negato anche il consenso informato per quanto riguarda l’uso di contraccettivi e che corrono persino il rischio di essere sottoposte alla sterilizzazione forzata (52); invita gli Stati membri ad attuare misure legislative a tutela dell’integrità fisica, della libertà di scelta e dell’autodeterminazione per quanto riguarda la vita sessuale e riproduttiva delle persone con disabilità.

LA RISOLUZIONE COMPLETA IN ITALIANO (PDF)
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Il sito del Parlamento europeo informa che è possibile effettuare un viaggio virtuale nel Parlamento europeo, gratuito e disponibile in tutte le 24 lingue ufficiali dell’Unione europea. Durante il tour si potrà vivere il Parlamento a 360°, vestire i panni di un eurodeputato e scoprire la storia dell’UE.

Si potrà fare un tour virtuale a 360º del Parlamento a Bruxelles e Strasburgo, incontrare le persone che ci lavorano, esplorare gli edifici che lo compongono e scoprire come far sentire la propria voce. Durante il tour di entrerà in contatto con i deputati comprendendo meglio il loro lavoro al centro della politica europea.

Si potranno vestire i panni di un deputato con l’aiuto della realtà virtuale. Si Avrà anche la possibilità di votare nell’emiciclo durante una plenaria virtuale a Strasburgo.

Si potrà scoprire la storia dell’UE con un tour virtuale della Casa della storia europeaù. Visitare le esposizioni e ammirare le dettagliate riproduzioni di oggetti storici in 3D.

Entro la fine dell’anno, aggiunge il sito del PE, verrà lanciato un gioco di ruolo virtuale che vi permetterà di scoprire tutto ciò che c’è da sapere su come il Parlamento europeo contribuisce alla creazione del diritto dell’UE. I giocatori potranno interagire con i personaggi del gioco, le istituzioni dell’UE, la società civile e gli altri soggetti coinvolti nel processo decisionale.

Tutte le modalità per visitare il Parlamento europeo

Bruxelles

Strasburgo
Esperienza Europa

Parlamentarium

Info Hub

Casa Jean Monnet (Bazoches-sur-Guyonne, FR)
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Gli enti e le comunità locali e regionali sono in prima linea nella reazione alle crisi in Europa e saranno essenziali per attuare le decisioni prese al più alto livello politico al 4° vertice dei capi di Stato e di governo del Consiglio d’Europa che si svolge a Reykjavik il 16-17 maggio.

Questo è un messaggio chiave del primo Call for Action di questo genere rivolto ai governi nazionali, firmato oggi dai rappresentanti di sette istituzioni e associazioni europee, tra i quali il CEMR. La firma è avvenuta durante la conferenza ad alto livello “Embedding democratic values ​​at grassroots level” presso il municipio di Reykjavik.

“Il 4° vertice sarà l’occasione per riaffermare il sostegno al ruolo cruciale degli enti locali e regionali nella costruzione di un’Europa sicura, democratica e coesa”, ha dichiarato Leen Verbeek, presidente del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, nel suo discorso di apertura. “Siamo fiduciosi che i Capi di Stato e di Governo sapranno cogliere l’occasione per esprimere un forte e rinnovato impegno per la democrazia dal basso all’interno di un sistema di forte governance multilivello”.

Il vicesegretario generale del Consiglio d’Europa, Bjørn Berge, ha sottolineato: “Gli enti locali e regionali non solo sono più vicini alle persone che rappresentano, ma sono anche responsabili di garantire così tanti diritti e servizi da cui dipendono i cittadini”. “Credo che le autorità locali e regionali saranno essenziali per rispettare quasi tutti gli impegni e le promesse fatte al vertice di Reykjavik”, ha aggiunto. Parlando dell’Ucraina, Berge ha elogiato “il modo straordinario in cui i sindaci, i leader e gli amministratori locali in Ucraina si sono opposti alle intimidazioni russe, spesso a rischio reale per la propria incolumità”. Questa è una “testimonianza della loro determinazione”, ha concluso.

I partecipanti alla conferenza hanno sottolineato la necessità di sostenere le autorità locali nei loro sforzi per aumentare l’istruzione, l’occupazione e le opportunità abitative per i giovani, per affrontare le crisi climatiche, nonché le sfide tecnologiche e migratorie. Hanno ribadito il loro impegno a sostenere le autorità e le associazioni locali e regionali ucraine e il loro impegno con le controparti in altri paesi europei a sostegno dei rifugiati ucraini.

La conferenza odierna è stata organizzata dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, insieme all’Associazione islandese dei poteri locali e alla città di Reykjavík.
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