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La Commissione europea ha aperto l’11 aprile la prima fase di una consultazione delle parti sociali europee su un’eventuale revisione della direttiva sui comitati aziendali europei. Tale consultazione fa seguito alla risoluzione di iniziativa legislativa adottata dal Parlamento europeo nel febbraio 2023, in cui si esorta alla revisione della direttiva. In linea con gli orientamenti politici della Presidente von der Leyen, la Commissione si è impegnata a dare seguito alle risoluzioni di questo tenore presentando proposte legislative nel pieno rispetto dei principi di proporzionalità, sussidiarietà e dell’idea di “legiferare meglio”.

Lo rende noto la Commissione europea in un comunicato stampa.
I comitati aziendali europei promuovono una comprensione condivisa delle sfide transnazionali cui devono far fronte le grandi imprese multinazionali e il coinvolgimento dei lavoratori nel processo decisionale, con l’obiettivo di scambiarsi pareri su possibili soluzioni, facilitarne l’attuazione e aumentare l’impatto delle scelte strategiche effettuate dal datore di lavoro. La direttiva sui comitati aziendali europei stabilisce una procedura per istituire organi di informazione e consultazione tra la direzione e rappresentanti dei lavoratori nelle imprese con più di 1 000 dipendenti che operano in almeno due Stati membri. La valutazione della direttiva effettuata dalla Commissione nel 2018 ha rilevato che i comitati aziendali europei rimangono importanti per garantire e organizzare il dialogo sociale transnazionale nelle imprese multinazionali, offrendo nel contempo agli Stati membri la flessibilità necessaria per adattare tale dialogo ai rispettivi sistemi nazionali. La valutazione ha però rilevato anche alcune carenze, ad esempio in relazione al processo consultivo dei comitati e ai mezzi di cui dispongono i rappresentanti per far valere i loro diritti. Il Parlamento europeo ha inoltre esortato la Commissione a rivedere la direttiva nel senso di rafforzare i comitati e la loro capacità di operare, oltre ad aumentarne il numero, tenendo conto nel contempo dei diversi sistemi di relazioni industriali degli Stati membri. In considerazione di tutto ciò, la prima fase della consultazione delle parti sociali raccoglierà le opinioni delle parti sociali europee in merito alla necessità di un’eventuale azione dell’UE per migliorare la direttiva sui comitati aziendali europei e alla direzione da imprimere a tale revisione. La consultazione resterà aperta per sei settimane.
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La Commissione europea ha aperto un invito a candidarsi rivolto a studenti di giornalismo e giovani giornalisti nell’ambito della 7° edizione del programma “Youth4Regions”, dedicato agli aspiranti giornalisti.

Lo rende noto un comunicato apparso sul sito della Rappresentanza italiana della Commissione europea.

A ottobre 2023 i 37 studenti di giornalismo e giovani giornalisti selezionati si recheranno una settimana a Bruxelles per seguire corsi di formazione, lavorare fianco a fianco con giornalisti esperti e visitare le istituzioni dell’UE e le organizzazioni operanti nel settore dei media.

Le candidature, riguardanti tre categorie (generale, fotogiornalismo e video giornalismo), possono provenire dagli Stati membri dell’UE, dai paesi vicini e dai paesi in via di adesione.

I vincitori parteciperanno inoltre al concorso per il premio Megalizzi-Niedzielski per aspiranti giornalisti, che verrà assegnato l’11 ottobre 2023. La Commissione coprirà tutti i costi di partecipazione al programma.

“Youth4Regions” è il programma della Commissione che aiuta gli studenti di giornalismo e i giovani giornalisti a scoprire ciò che l’UE fa nella loro regione. Dal suo avvio nel 2017, il programma è stato completato da oltre 170 giovani provenienti da tutta Europa.

Il modulo di candidatura e le condizioni di partecipazione sono disponibili sulla pagina web del programma fino al 10 luglio 2023.
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Il sito del Dipartimento per le Politiche Europee informa che fino al 9 maggio 2023, le classi scolastiche iscritte alla piattaforma didattica Europa=Noi possono partecipare al Trivia Quiz 2023, il torneo interscolastico online sull’Europa giunto alla sua nona edizione e dedicato ai temi fondamentali della cittadinanza europea.

Oltre 350 domande sulla storia e le istituzioni dell’UE, i Trattati, i diritti, i doveri, le opportunità per i cittadini e altri temi fondamentali dell’educazione alla cittadinanza europea. E quest’anno, una attenzione particolare al Mercato unico di cui nel 2023 ricorrono i 30 anni.

Il Trivia Quiz è aperto a studenti e studentesse della scuola primaria e secondaria. Insieme ai loro docenti, dovranno rispondere correttamente, nel più breve tempo possibile, al maggior numero di domande.

Risulteranno vincitrici del torneo le tre classi della scuola primaria, quelle della secondaria di I grado e quelle della secondaria di II grado, che avranno ottenuto il punteggio migliore.

Il Trivia Quiz è uno dei prodotti offerti dalla piattaforma digitale “Europa=Noi”, promossa dal Dipartimento per le Politiche Europee e diventata ormai un punto di riferimento in tema di educazione alla cittadinanza, con risorse e strumenti multimediali per approfondire la storia, i valori e i programmi europei, con particolare attenzione ai diritti e doveri connessi alla cittadinanza e ai trattati.

I docenti possono accedere alla piattaforma tramite una semplice registrazione.
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Una nota apparsa sul sito del Comitato europeo delle Regioni informa che La Commissione europea ​ha lanciato la nona edizione dei premi della Capitale europea dell’innovazione (iCapital). Il premio viene assegnato alle città europee che sono all’avanguardia nelle innovazioni a vantaggio dei propri cittadini.

Gli European Capital of Innovation Awards (iCapital), sostenuti dal Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) nell’ambito di Horizon Europe, riconoscono quelle città europee che aprono le loro pratiche di governance alla sperimentazione e mirano a essere modelli di ruolo per altre città, spingendo i confini della tecnologia a vantaggio dei propri cittadini.

Il concorso assegnerà un totale di sei premi per due categorie: Capitale europea dell’innovazione e Città innovativa in ascesa.

La città vincitrice del titolo di Capitale europea dell’innovazione 2023 riceverà 1 milione di euro. Inoltre, i primi due classificati di questa categoria saranno premiati con 100.000 euro ciascuno. Nella categoria Rising Innovative City, il vincitore sarà premiato con € 500.000 accompagnato da due secondi classificati che riceveranno € 50.000 ciascuno.

Inoltre, tutti i vincitori e i secondi classificati saranno invitati a unirsi alla rete EIC Prizes Alumni, un prestigioso gruppo di precedenti vincitori di iCapital, per scambiare conoscenze, best practice e cercare soluzioni a sfide comuni.

Il concorso è aperto alle città con un minimo di 50.000 abitanti degli Stati membri dell’UE e dei paesi associati a Orizzonte Europa.
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Il Ministero dell’Istruzione e dei Minori islandese e il Consiglio d’Europa hanno organizzato a Reykjavik una conferenza di alto livello sul tema “Investire nei bambini: la chiave per la prosperità”. Organizzata nel quadro della Presidenza islandese del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, la conferenza si è incentrata sui vantaggi che derivano dall’investimento nei bambini come chiave per la prosperità delle nazioni e delle singole persone.

Il migliore investimento possibile è nei bambini: il benessere e la prosperità dei bambini si riflette ripetutamente nella nostra società”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e dei Minori islandese, Ásmundur Einar Daðason, nel suo discorso di apertura. “L’Islanda è un piccolo paese e pertanto siamo estremamente grati per tutto il lavoro svolto a livello internazionale in questo ambito. La Strategia del Consiglio d’Europa per i diritti dei minori e tutto il lavoro compiuto in seno al Consiglio sono di grande importanza. Non solo recano vantaggio a un paese come l’Islanda, ma sono anche la chiave per trasformare in realtà i diritti dei minori, indipendentemente da dove vivano”.

Altri eminenti relatori che hanno partecipato alla conferenza sono: Najat Maalla M’jid, Rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite sulla violenza contro i minori, Morten Kjærum, Direttore del Raul Wallenberg Institute of Human Rights and Humanitarian Law, Ramesh Raghavan M.D., PhD., Professore presso la NYU Silver School of Social Work, e Benjamin Perks, Direttore delle azioni di difesa e delle campagne dell’UNICEF. L’evento è stato moderato dalla Direttrice della Divisione Diritti dei minori e Coordinatrice del Consiglio d’Europa per i diritti dei minori, Regína Jensdóttir.

La conferenza ha ricevuto i contributi di esperti che operano in prima linea nell’attuazione della Legge per la prosperità in Islanda e ha esaminato gli approcci alla creazione di un quadro analitico che esamini il costo sociale del mancato sostegno al benessere e alla prosperità dei minori.

La conferenza fa seguito alla riunione del Comitato direttivo per i diritti dell’infanzia (CDENF) del Consiglio d’Europa, tenutasi il 28 e il 29 marzo. Durante la riunione, è stata esaminata l’attuazione della Strategia del Consiglio d’Europa per i diritti dei minori (2022-2027), con particolare attenzione su come migliorare la segnalazione dei casi di violenza contro i minori, come rafforzare la giustizia per i minori attraverso la promozione del modello delle Barnahus in tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa e come sostenere i minori provenienti dall’Ucraina.
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