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Eurostat, l’ufficio statistiche dell’Unione europea presenta una interessante pubblicazione interattiva sulla vita delle donne e degli uomini in Europa che mette a confronto le donne e gli uomini nella loro vita quotidiana. Mostra anche quanto sia simile o diversa la vita quotidiana delle donne e degli uomini nei paesi europei.

La pubblicazione comprende tre capitoli:

Vita e invecchiamento: questo capitolo si concentra su demografia e salute, includendo ad esempio dati sull’aspettativa di vita, madri e padri single e come percepiamo la nostra salute. Questo capitolo mostra anche che, nonostante le nostre differenze, sia le donne che gli uomini in Europa sono ugualmente soddisfatti della propria vita.

Apprendimento e guadagno: questo capitolo include i dati sui livelli di istruzione, la conciliazione tra lavoro e vita familiare, il lavoro a tempo pieno e part-time, il divario retributivo di genere, i dirigenti donne e uomini, ecc. Evidenzia non solo le differenze strutturali ma anche le disuguaglianze tra donne e uomini.

Mangiare e navigare: questa parte si concentra su alimentazione, pratica sportiva e pratiche online, includendo ad esempio dati sul consumo di frutta e verdura, consumo di alcol, indice di massa corporea, utilizzo dei social network e acquisti online.

La pubblicazione interattiva contenente brevi testi, strumenti di visualizzazione interattivi e infografiche è stata sviluppata da Eurostat in collaborazione con gli istituti nazionali di statistica degli Stati membri dell’UE e dei paesi EFTA.

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Il vicepresidente del Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa e sindaco della municipalità metropolitana di Izmir Tunc Soyer ha invitato le autorità locali e regionali europee a sostenere le campagne di aiuti di emergenza lanciate a seguito dei forti terremoti.

La municipalità metropolitana di Izmir ha istituito un’ampia catena di approvvigionamento per fornire aiuti di emergenza e ha istituito un centro di supporto a Hatay, nonché centri di coordinamento a Osmaniye, Adıyaman e Kahramanmaraş. Questi centri assicurano la distribuzione degli aiuti a tutta l’area terremotata, anche aumentando il numero degli agenti comunali operanti nell’area.

Tre importanti campagne di aiuti di emergenza sono state lanciate e raggruppate su un unico sito web: https://yardimlasma.izmir.bel.tr/en/index.html

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Secondo i trattati dell’UE, i cittadini europei residenti in un paese dell’UE diverso dal proprio, dovrebbero avere il diritto di partecipare alle elezioni europee e locali alle stesse condizioni dei cittadini di quello paese.

Tuttavia, gli europei che vivono in un altro paese dell’UE continuano ad incontrare ostacoli nell’esercizio dei loro diritti elettorali e la loro partecipazione alle elezioni rimane molto bassa rispetto ai cittadini di quel paese.

Le norme relative alle elezioni europee, così come quelle che regolano la partecipazione alle elezioni municipali per coloro che non sono cittadini di quel paese, differiscono tra i vari Stati membri.

Nel febbraio 2023, il Parlamento europeo ha approvato due proposte nelle quali si chiede agli Stati membri il miglioramento di queste norme.

A seguito delle richieste di miglioramento da parte del Parlamento europeo, la Commissione europea ha presentato proposte per aggiornare e armonizzare le norme che disciplinano le elezioni europee e comunali in tutti i paesi.

Il Parlamento chiede norme più semplici al fine di rendere le elezioni più accessibili.

Le relazioni del Parlamento. di Strasburgo puntano a:
semplificare la registrazione degli elettori e dei candidati

rendere il voto più accessibile fornendo informazioni in altre lingue ufficiali dell’UE e in formati in grado di aiutare i gruppi più vulnerabili, quali ad esempio: braille, caratteri grandi, audio e linguaggi dei segni.

I due documenti, incoraggiano i paesi dell’UE a prendere in considerazione l’introduzione di strumenti per facilitare il voto, quali il voto per corrispondenza e quello elettronico, nonché i seggi elettorali mobili.

Gli eurodeputati hanno anche chiesto la rimozione di alcune disposizioni contenute nelle norme attuali, fra cui, l’eccezione che consente a un Paese di limitare i diritti elettorali dei cittadini di altri Paesi dell’UE quando questi rappresentano più del 20% del totale di cittadini UE residenti sul suo territorio.

Affinché le regole possano essere modificate, è necessaria l’approvazione del Consiglio all’unanimità.

Il Parlamento europeo auspica che le nuove regole entrino in vigore in tempo per le elezioni europee del 2024.
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Una versione aggiornata del corso online HELP (Programma europeo per la formazione dei professionisti del diritto sui diritti umani) del Consiglio d’Europa sul divieto di maltrattamento è ora disponibile sulla piattaforma di e-learning HELP. Lo rende noto il sito del Coniglio d’Europa.

Oltre 10.000 ricorsi pendenti dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo riguardano conflitti tra Stati membri. Questi casi, spesso complessi, riguardano l’Articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, che proibisce la tortura e i trattamenti inumani e degradanti.

stato aggiunto un nuovo modulo dedicato al divieto di maltrattamento in tempi di conflitti, che include l’impatto di genere ed è particolarmente rilevante nelle zone di guerra. Questo corso online HELP gratuito ha lo scopo di assistere i professionisti del diritto negli Stati membri del Consiglio d’Europa nell’applicazione efficace delle norme sul divieto di maltrattamento.
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La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha concesso, tramite supporto InvestEU, un finanziamento da 50 milioni di euro ad Asja Ambiente Italia per cofinanziare la costruzione di nove impianti fotovoltaici ed eolici in Basilicata, Campania, Sardegna e Sicilia. I nuovi impianti, che dovranno essere operativi entro il 2027, avranno una capacità totale di 238 MWp e genereranno complessivamente circa 460 GWh di energia all’anno, equivalente al consumo energetico annuo di 190.000 famiglie in Italia.
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Sono 35 complessivamente i progetti di atti dell’Unione Europea sottoposti all’esame delle Camere e degli altri soggetti istituzionali italiani in questo inizio di 2023. Lo rende noto il sito del Dipartimento per le politiche europee.

Le proposte di atti legislativi selezionate sono 23 tra direttive (14), regolamenti (8) e decisioni (4). Il settore prevalente è Economia e finanze (9) seguito da Ambiente e sicurezza energetica (5), Giustizia (4), Interno (2), Lavoro e politiche sociali (2), Salute (1).

I documenti a carattere non legislativo, per lo più relazioni e comunicazioni, sono invece 14. Nella pagina di approfondimento del sito del Dipartimento, sono pubblicate le tabelle contenenti gli elenchi dei progetti di atti dell’UE e di documenti a carattere non legislativo, selezionati in base ai criteri della legge 234/2012, che costituiscono sia uno strumento di divulgazione per il pubblico interessato sia uno strumento di ricognizione a supporto dei soggetti istituzionali nella cosiddetta “fase ascendente” di formazione del diritto dell’UE.

L’obiettivo è favorire un maggior coinvolgimento del Parlamento nella partecipazione a tale fase, nel quadro del dialogo tra istituzioni europee e nazionali.
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