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Il Parlamento europeo (PE) rende noto sul proprio sito di aver approvato il 20 ottobre una risoluzione in cui delinea le sue richieste per la COP 27, conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, in programma in Egitto dal 6 al 18 novembre.

Secondo il PE le crisi del clima e della biodiversità sono tra le sfide più importanti che l’umanità deve affrontare. Si esprime preoccupazione per i risultati della relazione 2021 sul divario di emissioni dell’UNEP, secondo cui anche se saranno attuati gli obiettivi climatici nazionali per il 2030, il mondo si avvia verso un aumento della temperatura di 2,7°C, ben al di sopra degli obiettivi dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C e puntando a 1,5°C.

Secondo la risoluzione, la guerra della Russia contro l’Ucraina, e le sue conseguenze, rendono ancora più pressante la necessità di trasformare il sistema energetico globale. Il monito è ad agire tempestivamente in questo decennio, anche se molti degli impegni espressi a lungo termine sull’azzeramento delle emissioni nette presentano ambiguità e sono poco trasparenti.

Il PE sottolinea che l’UE ridurrà le emissioni di gas serra di oltre il 55% se adotterà le posizioni del Parlamento sul pacchetto “Fit for 55 in 2030” e sul piano RePowerEU. Invitano inoltre l’UE e tutte le nazioni del G20 a dar prova di leadership e a fissare obiettivi di riduzione dei gas serra più ambiziosi prima dell’inizio della COP27. I singoli paesi dovrebbero quindi aggiornare i propri contributi determinati a livello nazionale.

La risoluzione inoltre sottolinea che l’UE è il principale contributore di finanziamenti per il clima ed esorta i paesi sviluppati a mantenere la promessa fatta ai paesi in via di sviluppo e raggiungere l’obiettivo annuale di finanziamento per il clima di 100 miliardi di dollari. La risoluzione chiede poi che i fondi siano già erogati nel 2022 e che tra il 2020 e i 2025 siano spesi in media ogni anno 100 miliardi di dollari. I deputati ricordano inoltre la posizione del Parlamento sul meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM) secondo cui l’UE deve fornire un sostegno finanziario almeno equivalente alle entrate generate dalla vendita dei certificati CBAM, per aiutare i paesi meno sviluppati a decarbonizzare le loro economie.

Il PE accoglie infine con favore il dialogo di Glasgow su perdite e danni, che dovrebbe focalizzarsi sui finanziamenti ai paesi in via di sviluppo, dando chiaramente priorità alle sovvenzioni rispetto ai prestiti, al fine di evitare, ridurre al minimo e affrontare le perdite e i danni legati agli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

Una delegazione del Parlamento parteciperà alla COP27 dal 14 al 18 novembre.

Il PE è co-legislatore della normativa UE in materia di energia e clima per attuare l’accordo di Parigi. Per questo motivo, il Parlamento dovrà dare la sua approvazione prima che l’UE possa concludere futuri accordi internazionali.

Il Parlamento europeo, scrive sul proprio sito, “sta spingendo per una legislazione dell’UE più ambiziosa in materia di clima e biodiversità e il 28 novembre 2019 ha dichiarato un’emergenza climatica. Nel giugno 2021, ha adottato la legge europea sul clima, che trasforma l’impegno politico del Green Deal europeo per la neutralità climatica dell’UE entro il 2050 in un obbligo vincolante per l’Unione e i paesi membri. Sono inoltre in corso negoziati con gli Stati membri sul pacchetto “Pronti per il 55 nel 2030” per consentire all’UE di raggiungere gli ambiziosi obiettivi per il 2030.”
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Nel 2020, ogni persona che vive nell’UE ha generato in media 34,6 kg di rifiuti di imballaggio in plastica. Di questi, 13,0 kg sono stati riciclati.

Queste informazioni provengono dai dati sui rifiuti di imballaggio pubblicati il 20 ottobre da Eurostat. L’articolo presenta i risultati dal più dettagliato articolo Statistics Explained.

Tra il 2010 e il 2020 il volume dei rifiuti di imballaggio in plastica prodotti per abitante è aumentato del 23% (+6,5 kg). Nello stesso periodo il volume riciclato dei rifiuti di imballaggio in plastica è aumentato del 32% (+3,2 kg). Nonostante questo miglioramento, la quantità di imballaggi in plastica non riciclati è aumentata di 3,4 kg per abitante dal 2010 a causa del maggiore aumento della quantità assoluta di rifiuti di imballaggi in plastica generati.

Nel 2020 sono entrate in vigore norme più severe per la denuncia del riciclaggio. Questi includono un punto di calcolo armonizzato per il riciclaggio e una contabilità più rigorosa delle frazioni di materiale da imballaggio composito. Per questo motivo è stata osservata una diminuzione provvisoria di 3 punti percentuali (dal 41% nel 2019 a una stima del 38% nel 2020).

Paesi Bassi, Lituania, Slovacchia, Spagna, Bulgaria e Cipro hanno riciclato più della metà dei rifiuti di imballaggio in plastica prodotti. Al contrario, meno di un terzo dei rifiuti di imballaggio in plastica è stato riciclato a Malta, Francia, Danimarca, Ungheria, Irlanda, Romania, Polonia e Austria.

Per maggiori informazioni:

Statistiche Eurostatb sui rifiuti di imballaggio

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Sezione Eurostat dedicata ai rifiuti

Banca dati Eurostat sui rifiuti
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Emily O’Reilly, Mediatrice europea dal 2019, ha recentemente lanciato una consultazione pubblica per chiedere ai cittadini europei come la pensano sulla trasparenza nel processo decisionale nell’UE in campo ambientale.

Lo rende noto il sito del Dipartimento per le politiche europee.

La consultazione, che si chiuderà il prossimo 15 dicembre, chiede ai cittadini di fornire i loro contributi in merito al processo decisionale delle istituzioni UE, in materia ambientale.

Come è noto, i trattati comunitari prevedono che tutte le decisioni dell’UE siano prese nel modo più trasparente e più vicino possibile ai cittadini, e la trasparenza e la partecipazione sono considerate particolarmente importanti soprattutto quando si tratta di ambiente.

La Mediatrice intende inoltre rendere disponibili nel sito web i contributi inviati dai cittadini, a meno che – a norma del regolamento europeo sulla protezione dei dati personali – si intenda mantenere la privacy.

Il termine ultimo per la partecipazione alla consultazione pubblica è il 15 dicembre 2022 e i contributi possono essere inviati via mail alla casella di posta elettronica del Mediatore europeo EOPublicConsult@ombudsman.europa.eu oppure per posta cartacea a Mediatore europeo – 1 avenue du Président Robert Schuman CS 30403, F – 67001 Strasbourg Cedex – France
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Il 19 ottobre, la Presidente del Parlamento europeo (PE) Roberta Metsola ha annunciato il vincitore dell’edizione 2022 del Premio in plenaria a Strasburgo, in seguito alla decisione della Conferenza dei Presidenti del Parlamento (la Presidente e i leader dei gruppi politici).

Lo rende noto un comunicato del Parlamento europeo. La Presidente Metsola ha dichiarato: “Questo premio è per gli ucraini che combattono sul campo. Per quelli che sono stati costretti a fuggire. Per quelli che hanno perso parenti e amici. Per tutti quelli che si alzano e combattono per ciò in cui credono. So che il coraggioso popolo ucraino non si arrenderà, e non lo faremo nemmeno noi.”

La guerra di aggressione ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, recita il comunicato del PE, “sta infliggendo costi enormi al popolo ucraino, che non sta combattendo solo per proteggere le proprie case, la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale, ma anche per difendere la libertà, la democrazia, lo Stato di diritto e i valori europei “contro un regime brutale che cerca di minare la nostra democrazia, indebolire e dividere la nostra Unione”.

Con la nomina al Premio, sottoliena il PE, “vengono evidenziati gli sforzi del Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, insieme al ruolo di singoli individui, di rappresentanti della società civile e di istituzioni statali e pubbliche, tra cui i servizi di emergenza dello Stato ucraino, Yulia Pajevska, fondatrice dell’unità medica di evacuazione Angeli di Taira, Oleksandra Matviychuk, avvocatessa per i diritti umani e Presidente dell’organizzazione Centro per le libertà civili, il Movimento di resistenza civile Nastro giallo e Ivan Fedorov, sindaco della città ucraina di Melitopol, attualmente sotto occupazione russa”.

La consegna del Premio Sacharov avverrà il 14 dicembre a Strasburgo.

Per maggiori informazioni sugli altri finalisti del Premio Sacharov 2022, cliccare qui.
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La Commissione europea ha annunciato in un comunicato stampa un nuovo programma di rifugi di emergenza e strutture per l’inverno per l’Ucraina, “poiché la guerra russa continua a distruggere le infrastrutture civili”. Inoltre, la Commissione fornirà ulteriori 175 milioni di euro in assistenza umanitaria per sostenere i più bisognosi in Ucraina e Moldova.

La risposta umanitaria dell’UE questo inverno includerà:

La riserva strategica di rescEU sarà mobilitata per dispiegare scorte di emergenza di unità di ricovero e altri articoli in Ucraina per un valore totale di 62,3 milioni di euro.

Complessivamente, insieme a una seconda riserva di rifugi ospitata dalla Romania, l’UE ha acquisito la capacità di fornire alloggi temporanei di emergenza a un massimo di 46.000 persone.

Altri 175 milioni di euro in aiuti umanitari saranno destinati ai più vulnerabili in Ucraina. Di questi, 150 milioni di euro sono destinati alle operazioni in Ucraina, mentre 25 milioni di euro sono destinati alle operazioni in Moldova.

La priorità chiave è fornire un riparo invernale in vista delle temperature gelide previste. Altre priorità includono l’istruzione in caso di emergenza, la salute e l’assistenza alla protezione. Questo nuovo finanziamento porterà il totale degli aiuti umanitari dell’UE in risposta alla guerra della Russia in Ucraina a oltre 500 milioni di euro.

Anche la Commissione europea e l’Ucraina hanno iniziato a collaborare per preparare l’Ucraina ad aderire al meccanismo di protezione civile dell’UE in futuro. Il meccanismo è già stato mobilitato in tutta la sua forza per sostenere l’Ucraina con oltre 70.000 tonnellate di articoli salvavita consegnati in Ucraina da 31 diversi paesi europei.
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Il Premio Nord-Sud 2021 del Consiglio d’Europa è stato conferito a Meccanismo Covax, importante iniziativa a favore della solidarietà mondiale nel contesto della crisi sanitaria da Covid-19, per le attività intraprese per proteggere la salute pubblica e costruire un mondo più equo, e a Zarifa Ghafari, ex sindaca di Maidan Shahr (capitale della provincia di Wardak in Afghanistan), in riconoscimento del coraggio e del forte impegno dimostrati per la difesa dei diritti delle donne nel suo paese, come pure a livello internazionale. Lo rende noto il sito del Consiglio d’Europa.

Il Premio Nord-Sud viene assegnato ogni anno dal 1995 a due candidati (attivisti, personalità o organizzazioni) che si sono distinti per il loro eccezionale impegno nella promozione della solidarietà Nord-Sud.

I candidati devono essersi distinti nei seguenti ambiti: tutela dei diritti umani, difesa della democrazia pluralista, sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi dell’interdipendenza globale e della solidarietà. Nonostante la varietà di nazionalità e campi d’azione di coloro che hanno ricevuto il Premio sin dalla sua creazione, hanno tutti in comune un forte impegno nella promozione del partenariato Nord-Sud.
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La 4a edizione del Festival della Partecipazione e della Democrazia Deliberativa è un evento aperto e gratuito che riunisce persone di ogni provenienza. Quest’anno, in concomitanza con l’Anno Europeo della Gioventù, il tema del Festival è ‘Partecipazione giovanile’. Lo rende noto il Portale europeo Gioventù della Commissione europea.

Durante il festival la Commissione cerca di far emergere i ruoli che i giovani locali e indigeni svolgono nella trasmissione e circolazione della conoscenza tradizionale, con particolare attenzione alla scienza e al processo decisionale. L’evento sarà anche un’opportunità per riflettere sullo spazio, sia virtuale che fisico, per migliori risultati partecipativi e deliberativi con e per i giovani.

Il programma del festival prevede una varietà di eventi tra cui conversazioni aperte, sessioni interattive, opere d’arte e una mostra di progetti di democrazia partecipativa e/o deliberativa.

L’evento si svolgerà oggi a Bruxelles e Ispra, in Italia

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