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La Commissione europea ha annunciato una serie di inviti a presentare proposte nell’ambito del programma Europa digitale che fanno seguito all’adozione dei programmi di lavoro che stanziano quasi 2 miliardi di euro per investimenti finalizzati all’avanzamento della transizione digitale. I bandi sono aperti a imprese, organizzazioni e amministrazioni pubbliche degli Stati membri dell’Ue, nonché a enti di altri paesi associati al Programma Europa digitale.

In generale, il programma Europa digitale sostiene progetti in cinque aree chiave di capacità: supercalcolo, intelligenza artificiale, sicurezza informatica, competenze digitali avanzate e vuole garantire un ampio uso delle tecnologie digitali nell’economia e nella società, anche attraverso il digitale Hub dell’innovazione. Il budget complessivo previsto di 7,5 miliardi di euro mira ad accelerare la ripresa economica e plasmare la trasformazione digitale della società e dell’economia europee, portando benefici a tutti, ma in particolare alle piccole e medie imprese.

Le sovvenzioni degli inviti a presentare proposte in questione saranno destinate a un investimento di oltre 415 milioni di euro in infrastrutture cloud to edge, spazi dati, intelligenza artificiale (AI), infrastrutture di comunicazione quantistica, nel miglioramento delle competenze digitali delle persone e progetti che promuovono un Internet più sicuro, combattono gli abusi sessuali sui minori, e la disinformazione, fino alla fine del 2022.

La sicurezza informatica vedrà investimenti superiori a 43 milioni di euro in sovvenzioni per fornire sostegno alla sicurezza informatica nel settore sanitario, oltre all’istituzione di una rete di centri nazionali di coordinamento per aiutare gli Stati membri ad attuare pertinente normativa dell’Ue in materia di cibersicurezza, sempre fino alla fine del 2022.

Si apre anche il primo invito a presentare proposte per l’istituzione e la diffusione della rete del Polo europeo dell’innovazione digitale (EDIH). Questi hub supporteranno le aziende private, comprese le PMI e le start-up, e il settore pubblico nella loro trasformazione digitale.
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la Commissione ha lanciato lo Start-up Village Forum per raccogliere informazioni sulle sfide e sul potenziale delle start-up rurali.

Il 30 giugno scorso, la Commissione europea ha definito una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE nei prossimi due decenni, identificando una serie di aree di azione verso aree e comunità rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040.

Il Forum, secondo la Commissione, “mira a diventare uno spazio aperto in cui le istituzioni e le parti interessate locali, regionali, nazionali ed europee possono incontrarsi, discutere e definire azioni per l’innovazione guidata dalle start-up nelle aree rurali”.
Lo Start-up Village Forum cerca di fornire conoscenze sulle start-up innovative rurali, i tipi di innovazioni in cui sono coinvolte, le lacune nei servizi che si aspettano dagli ecosistemi di innovazione e come questi potrebbero essere rafforzati in futuro.

Gli obiettivi più ampi dello Start-up Village Forum sono:
Sostenere l’ulteriore sviluppo degli ecosistemi di innovazione rurale;
Identificare e analizzare i trigger per l’innovazione nelle aree rurali;
Collegare gli attori dell’innovazione rurale in tutta l’UE, con particolare attenzione alle start-up;
Fornire una comprensione comune del concetto di villaggio Start-up ed evidenziare il legame con il concetto di villaggio intelligente.

APPROFONDISCI

Villaggi intelligenti | Innovazione rurale (EPRI)
Una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE
Politica di coesione a sostegno delle zone e delle comunità rurali
Fondi strutturali e di investimento europei
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La Commissione Attualità del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa (CPLRE) si è riunita il 18 novembre 2021 in formato ibrido a Strasburgo.

La Commissione Attualità ha il compito di esplorare il ruolo degli enti locali e regionali rispetto alle grandi sfide della nostra società e preparare il lavoro su questioni tematiche come la coesione sociale, l’istruzione, il dialogo interculturale e interreligioso, la partecipazione dei giovani, l’integrazione dei migranti, la protezione dei bambini e la parità di genere dal punto di vista dei valori fondamentali del Consiglio d’Europa.

Ricordiamo che la delegazione italiana del CPLRE è guidata dall’AICCRE.

La commissione ha preso in considerazione l’adozione di una relazione su “Il futuro dei giovani nelle zone rurali: responsabilità degli enti locali e regionali”. Inoltre, è stato presentato una relazione nell’ambito del contributo del Congresso agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Questi testi saranno discussi per l’adozione durante la sessione plenaria del Congresso nel marzo 2022. La Commissione Attualità ha tenuto anche uno scambio su “Ambiente e diritti umani: aumentare la consapevolezza a livello di base” che fa parte di una bozza di rapporto su questo argomento in preparazione dal Comitato di monitoraggio del Congresso.

Infine, i membri del Comitato hanno discusso il progetto del Forum di partecipazione civile alla luce con l’obiettivo era lanciare, in collaborazione con la Conferenza delle ONG e la Direzione Generale della Democrazia del Consiglio d’Europa, il database online BePART con esempi di buone pratiche nella partecipazione civile.

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Dal 12 al 14 novembre, 200 persone sono state virtualmente riunite per i lavori del secondo panel europeo dei cittadini nel contesto della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Dal reddito minimo garantito al tema della privacy, arrivano le prime proposte concrete dei cittadini che partecipano alla Conferenza sul Futuro dell’Europa.

Si è trattato del gruppo di lavoro dedicato ai temi della democrazia europea, valori e diritti, stato di diritto, sicurezza.
A Strasburgo a settembre, nella prima riunione di questo panel, all’interno del tema generale, sono stati definiti 5 macro-ambiti tematici su cui lavorare più specificamente.
Attraverso un sistema di votazione, i cittadini hanno scelto che si occuperanno di: garantire i diritti e la non discriminazione; proteggere la democrazia e lo stato di diritto; riformare l’Ue; costruire una identità europea; rafforzare la partecipazione dei cittadini.

L’obiettivo di questo secondo appuntamento è stato quello di iniziare a presentare proposte concrete per il futuro dell’Europa sulle priorità indicate.

Tra i temi di discussione del Panel, c’erano pure le modalità per favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica europea e i loro diritti in materia di privacy, soprattutto in rete.

Il panel avrà ancora a disposizione un incontro in presenza (Firenze, 10-12 dicembre) per mettere a punto le proposte, prima di presentarle alla plenaria della Conferenza (Strasburgo, 17-18 dicembre).

I lavori del panel sono in streaming sul portale del Parlamento europeo.
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