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La Settimana europea delle regioni e delle città, #EURegionsWeek, il più grande evento annuale che si tiene a Bruxelles dedicato alla politica di coesione ha offerto l’opportunità interattiva di dare spazio a confronti e a dibattiti, mantenendo le comunità connesse, scambiando buone pratiche e idee tra partner e partecipanti su quattro temi:
Coesione – dall’emergenza alla resilienza (la coesione economica e sociale mira a ridurre il divario fra le diverse regioni e a fornire aiuti ai territori più in difficoltà. Il Trattato di Lisbona aggiunge una terza dimensione e parla di “coesione economica, sociale e territoriale”)
Transizione verde – una ripresa verde e sostenibile (trasformare l’UE in un’economia climaticamente neutrale entro il 2050 richiede enormi investimenti nelle tecnologie energetiche green. La transizione si baserà su tre pilastri: il Fondo per una transizione giusta (sette miliardi e mezzo di euro), il flusso di finanziamenti di InvestEU e i prestiti della Banca europea per gli investimenti sostenuti dal bilancio UE).
Transizione digitale – per i cittadini (le tecnologie digitali stanno trasformando il modo di vivere e di lavorare; bisogna ridurre il digital divide, per cui Bruxelles punta a investimenti nella banda ultralarga, nelle formazioni in competenze digitali, nell’aiuto a start-up e a piccole imprese a crescere e ad aggiornarsi in merito all’utilizzo delle nuove tecnologie);
Impegno dei cittadini – per una ripresa inclusiva, partecipativa ed equa (ruolo e impegno dei cittadini e della società civile per contribuire al buon governo dell’Unione Europea, come avvicinare la politica ai cittadini attraverso esempi di esperienze di cooperazione tra autorità e cittadini in Europa).

Il programma di quest’anno, “Insieme per la ripresa”, si è concentrato sulla capacità dell’Unione europea e dei governi nazionali e regionali di sostenere i cittadini europei e le loro comunità locali con misure pratiche e politiche pubbliche volte a investire in un futuro più equo, più verde e più digitale per la ripresa.

L’Ufficio del Patto dei Sindaci per l’Europa e il Comitato europeo delle regioni (CdR) hanno evidenziato l’importanza dell’ azione locale per il clima durante il loro seminario “La comunità del Patto: un precursore per la transizione verde”, tenutosi a metà ottobre.

L’evento ha dimostrato come il modello di cooperazione tra i livelli di governo del Patto dei sindaci funzioni nella pratica per accelerare la transizione verde.
L’evento ha presentato il rapporto del Patto “Multi-Level Governance (MLG) in (Climate) Action – Co-creating policy solutions to tackle cambiamento climatico ”, che formula raccomandazioni per la cooperazione ed evidenzia esempi di come la Comunità ha lavorato sulla mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento e la povertà energetica.

Il documento chiarisce tra l’altro cosa si intende per governance multilivello:
“piuttosto che un approccio dall’alto verso il basso, in cui i rappresentanti nazionali elaborano e decidono politiche a cui gli attori subnazionali devono allinearsi, MLG si basa su:
– l’integrazione verticale delle intuizioni degli altri livelli (cioè le autorità locali e regionali locali e regionali) per migliorare e allineare le decisioni di alto livello con le esigenze subnazionali, e
– l’integrazione orizzontale per coinvolgere i pari allo stesso livello di ministeri paralleli, agenzie pubbliche pertinenti, ecc. per garantire sinergie ed evitare disallineamenti”.

Il MLG rappresenta “un’azione coordinata […] basata sul partenariato e […] responsabilità condivisa tra i diversi livelli di governo interessati e […] la legittimità democratica e il carattere rappresentativo dei diversi attori coinvolti”.

Per creare un MLG efficace, secondo il documento occorrono due elementi.
Il primo riguarda i quadri e le piattaforme formali/ informali e le piattaforme (per esempio, chi è coinvolto e come è rappresentato), mentre il secondo considera le opportunità di dialogo (per esempio, quali interazioni esistono tra le parti interessate e che cosa contribuiscono).

Non c’è un approccio unico per stabilire strutture e processi di dialogo di MLG ma deve essere adattato ai contesti locali, regionali e nazionali per migliorare i quadri politici, sottolinea il documento.

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Sabato 23 ottobre si è svolta al Parlamento europeo a Strasburgo la seconda riunione plenaria della Conferenza per discutere i contributi dei cittadini.

Gli 80 rappresentanti dei gruppi di cittadini europei hanno preso posto in qualità di membri della plenaria e le discussioni si sono concentrate sui contributi dei cittadini provenienti da:
i Panel dei cittadini europei (impressioni iniziali, flussi di lavoro e argomenti secondari);
panel ed eventi nazionali (relazione presentata dai rappresentanti dei panel nazionali);
l’ European Youth Event (le 20 idee più popolari sono state presentate dai rappresentanti di EYE2021);
e il secondo rapporto intermedio della piattaforma digitale multilingue.

Gli estratti sono disponibili su EbS e tutta la copertura video, audio e fotografica (compreso un video modificato) può essere scaricata dal Centro multimediale del Parlamento.

La prossima conferenza plenaria si svolgerà il 17-18 dicembre. Nel frattempo, i contributi dei cittadini alla Conferenza continueranno ad affluire:
i Panel dei cittadini europei si riuniranno online a novembre;

la Piattaforma Digitale Multilingue resta a disposizione per le idee e gli eventi dei cittadini, che entrerà a far parte del terzo rapporto previsto per dicembre, e che confluirà nelle ultime sessioni dei Panel dei Cittadini Europei e nei prossimi incontri della Plenaria della Conferenza.

La Plenaria è stata preparata dai Gruppi di Lavoro, che venerdì hanno tenuto le loro riunioni costitutive.
La plenaria comprende rappresentanti del Parlamento europeo (108), del Consiglio (54, o due per Stato membro) e della Commissione europea (3), nonché di tutti i parlamenti nazionali (108) su un piano di parità, e dei cittadini (108 ).
Nell’ambito della componente dei cittadini, alle deliberazioni partecipano i rappresentanti degli European Citizens’ Panel (80), i rappresentanti degli eventi nazionali o dei National Citizens’ Panel (27, o uno per Stato membro) e il presidente del Forum europeo della gioventù. Inoltre, rappresentanti del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale europeo (18 ciascuno), rappresentanti eletti delle autorità regionali e locali (6 ciascuno) e rappresentanti delle parti sociali (12) e della società civile (8 ) partecipano come membri.

La Multilingual Digital Platform ha raccolto 8.600 idee e 14.900 commenti da oltre 31.000 partecipanti. I quattro gruppi di cittadini europei hanno tenuto le loro prime sessioni, riunendo circa 800 cittadini di tutta l’UE. Ci sono stati anche oltre 3.180 altri eventi, in tutta l’Unione Europea che hanno riunito oltre 140.000 partecipanti.

I resoconti delle prime sessioni dei Panel e gli elenchi dei flussi e dei sotto-argomenti selezionati dai cittadini per le loro ulteriori discussioni sono disponibili sulla Piattaforma Digitale Multilingue:
Panel 1 Un’economia più forte, giustizia sociale, lavoro/istruzione, gioventù, cultura, sport/trasformazione digitale;
Panel 2 Democrazia europea/valori e diritti, stato di diritto, sicurezza;
Panel 3 Cambiamento climatico, ambiente/salute;
Panel 4 L’ UE nel mondo/migrazione.
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Si è chiuso domenica 24 ottobre a Vicenza il XXX Congresso nazionale del Movimento Federalista Europeo, che ha avuto come tema centrale la campagna dei federalisti europei per la Conferenza sul futuro dell’Europa.

Il MFE, si legge nel comunicato stampa sui lavori del Congresso, “ha sempre creduto nell’importanza della Conferenza come momento per dare impulso alla riforma federale dell’Unione europea ed è convinto che sia un’opportunità politica cruciale per coinvolgere i cittadini e dimostrare il consenso di cui gode nell’opinione pubblica il progetto di un’Europa politica, capace di agire, coesa e solidale”.

Per questo, continua il comunicato stampa MFE, “la campagna dei federalisti si articola sia verso i decisori politici (Parlamento europeo, Parlamento italiano, Governo, membri della Plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa) – in sintonia con l’azione europea che coinvolge anche le altre sezioni federaliste nei diversi Paesi ed è guidata dai vertici dell’Unione dei federalisti europei (UEF) – sia verso i cittadini, le istituzioni locali e le forze politiche e le associazioni attive sul territorio”.

Le nuove cariche
 Stefano Castagnoli è stato eletto in occasione di questo Congresso come nuovo Presidente del MFE e  Luisa Trumellini, riconfermata Segretario generale.

La forza federalista e l’AICCRE
Il Congresso MFE ha ricevuto il patrocinio della Camera dei Deputati e del Comune di Vicenza. Nel portare il loro saluto e contributo le organizzazioni federaliste, tra le quali l’AICCRE, hanno ripreso e ribadito il messaggio federalista, insieme all’importanza dell’occasione della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Oltre alla nostra Associazione ricordiamo gli interventi dell’Associazione europea degli insegnanti, di  Sandro Gozi, Presidente dell’UEF, di Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo italiano, di Brando Benifei, Parlamentare europeo e Presidente del Gruppo Spinelli, degli esponenti dell’Intergruppo per l’Europa alla Camera e al Senato, del Sen. Raffaele Fantetti e degli On. Marina Berlinghieri e Massimo Ungaro, del Vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo, del Presidente nazionale dell’Associazione Mazziniana Michele Finelli e della Presidente di ALDA, Antonella Valmorbida.

La mozione di politica generale approvata dal congresso
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