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Il Comitato per la Cultura dell’UCLG ha tenuto il suo 4° Summit sulla Cultura dell’UCLG dal titolo ” Cultura: dare forma al futuro “ dal 9 all’11 settembre ad Izmir, in Turchia.

La pandemia ha messo sotto i riflettori il fatto che c’è un crescente bisogno sociale di cultura nelle città e nelle comunità, ma ha anche reso ancora più rilevante la necessità di affrontare le condizioni di lavoro dei professionisti della cultura. L’ UCLG Culture Summit, facendo il punto sui precedenti Summit tenuti a Bilbao nel 2015, a Jeju nel 2017 e a Buenos Aires nel 2019, si è concentrato a su due obiettivi principali:
Rafforzare il messaggio sul ruolo che la cultura svolge nello sviluppo sostenibile a livello locale, con esempi concreti di iniziative, politiche, programmi e progetti nei campi del patrimonio, della creatività o della diversità che mirano a rafforzare le libertà e migliorare la vita delle persone.
Dare visibilità ai dibattiti internazionali su cultura, città e sviluppo sostenibile, che sono modellati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dagli SDGs, dalla New Urban Agenda (nel suo 5° anniversario) e dall’acquis dell’UCLG sul luogo della cultura nello sviluppo locale.

L’UCLG Culture Summit ha riunito circa 500 partecipanti da tutte le regioni del mondo, rappresentanti dei governi locali e attori culturali. Nell’arco di tre giorni, il Summit ha combinato sessioni plenarie, sessioni parallele più piccole e tematiche, presentazioni di progetti e spazi di networking.

Al termine dei lavori è stata adottata una dichiarazione nella quale si riconosce il ruolo fondamentale della cultura “come una dimensione integrativa ed essenziale dello sviluppo sostenibile e stanno implementando politiche che sono pienamente coerenti con essa”. Molto importante, nelle nostre comunità, il ruolo della cultura durante la pandemia, “migliaia di iniziative sono apparse per piangere coloro che se ne sono andati, per aumentare l’accesso e l’impegno nella vita culturale, per incoraggiare la consapevolezza e la tolleranza, per creare nuove espressioni, per identificare nuove energie e per costruire le capacità di immaginare un nuovo futuro, tutti insieme”.

Nella dichiarazione si invitano i leader globali ad essere coraggiosi e ad abbracciare una vera conversazione globale sulla cultura nello sviluppo sostenibile, che si sviluppi con programmi veramente ambiziosi di cooperazione culturale internazionale e diplomazia culturale. “Abbiamo urgente bisogno, come umanità, come cittadini del mondo della nostra astronave, la madre Terra, di forgiare nuove forme di cooperazione e solidarietà”.
– Si spronano tutte le città e i governi locali a porre la cultura al centro dello sviluppo locale incluso il raggiungimento locale degli SDGs, le strategie sulla resilienza e i piani sull’equità e l’emergenza climatica, e a prendere in considerazione le dichiarazioni e gli strumenti pratici elaborati dalla Commissione Cultura dell’UCLG.
– L’UNESCO dovrebbe progettare un ambizioso Mondiacult 2022, invitando tutti gli attori a partecipare attivamente alla conversazione, e mirando a permettere ai quadri internazionali e nazionali delle politiche culturali di essere adattate alle sfide del 21° secolo. Questi quadri potrebbero mettere in stretta relazione i diritti culturali e lo sviluppo sostenibile, e consolidare l’immagine della cultura come quarta dimensione dello sviluppo sostenibile, al pari dei pilastri economico, sociale e ambientale. Inoltre, Mondiacult 2022 potrebbe stabilire nuovi standard di protezione adeguati per i lavoratori culturali e gli artisti.
– La Dichiarazione invita il Forum politico di alto livello delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (HLPF) a impegnarsi in un dialogo con gli attori culturali globali in modo che un obiettivo dedicato alla cultura.

LEGGI LA DICHIARAZIONE INTEGRALE (IN INGLESE)
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