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“Le preoccupanti notizie che ci giungono in queste ore dall’Afghanistan devono spingerci ad una profonda riflessione e ad un’azione ancora più incisiva sull’urgenza di garantire pari opportunità per tutti “, ha dichiarato Silvia Baraldi, AICCRE, portavoce del CEMR per l’uguaglianza di genere.

Reagendo alla situazione in Afghanistan quando i talebani hanno preso il controllo del paese, la Baraldi esorta la comunità internazionale e l’UE a utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione per evitare che l’Afghanistan diventi una prigione per le donne.

  “Il CEMR è impegnato da anni a promuovere iniziative volte a far avanzare il tema della parità di genere nei comuni e nelle regioni d’Europa e non solo. 
  Oggi non possiamo rimanere in silenzio e guardare i diritti delle donne e delle ragazze afgane calpestate, diritti così duramente conquistati e pronti a sgretolarsi davanti ai loro occhi. Abbiamo a cuore i diritti umani e soprattutto la protezione delle persone più a rischio, come donne e bambini.
  La comunità internazionale e l’UE devono unire le forze affinché siano salvaguardati gli sforzi profusi in questi anni per la parità di genere, consapevoli che le società più avanzate sono quelle in cui le donne hanno maggiori diritti e libertà di espressione. L’Afghanistan è un brutale promemoria per tutti noi: non dare mai per scontati la libertà e i diritti umani. ”
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