E-News, politica europea, climate change, In Evidenza, Ultime Notizie, Notizie
Il Comitato politico del CEMR si è riunito il 28 gennaio per accogliere nuovi funzionari e preparare il lavoro futuro dell’organizzazione. Il principale organo decisionale del CEMR ha adottato una serie di piani per il futuro, tra cui il programma di lavoro 2021-2022, la nostra strategia internazionale e una nuova strategia pluriennale che copre l’intero decennio fino al 2030.

La strategia pluriennale stabilisce i principi fondamentali e la visione generale per le attività del CEMR fino al 2030: “dare potere all’Europa locale e regionale dal 1951, promuovendo nel contempo un futuro più inclusivo e sostenibile per tutti i cittadini e le generazioni a venire”. La strategia contribuisce a sforzi internazionali condivisi, compresi gli obiettivi politici dell’UE, gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) e l’accordo di Parigi sul clima.

Il CEMR continuerà a lavorare per il riconoscimento e l’emancipazione dei governi locali e regionali, in particolare per contribuire alle sfide comuni come la ripresa post-pandemia e la lotta al cambiamento climatico. La strategia è organizzata attorno a quattro “P“: people (società inclusive), partnership (forti governi locali e regionali), places (società connesse) e planet (società a emissioni zero).

Il programma di lavoro 2021-2022 delinea azioni più specifiche da intraprendere in questo quadro. Il CEMR vuole essere punto di riferimento europeo sulle questioni locali e regionali e cercherà di diventare leader di pensiero con un’agenda di comunicazione modernizzata che attinge pienamente all’esperienza e alla conoscenza dei suoi membri. Lo stesso CEMR intraprenderà anche azioni per diventare un’organizzazione più sostenibile, in particolare attraverso l’uso intelligente di strumenti tecnologici come la teleconferenza online.

Il già considerevole lavoro del CEMR sugli affari globali viene formalizzato con una nuova strategia internazionale, elaborata in collaborazione con i membri della sua commissione per gli affari internazionali, creata lo scorso anno. La profonda interdipendenza tra la politica locale e quella globale sta diventando più evidente che mai: le agende globali come gli SDG e l’accordo di Parigi hanno un grande impatto sui comuni e sulle regioni e, al contrario, non possono essere raggiunte senza il loro consenso e il loro pieno coinvolgimento.

La strategia internazionale delinea diversi obiettivi, tra cui: rendere il CEMR un interlocutore chiave per l’UE, l’ONU, l’OCSE e altre organizzazioni internazionali; rafforzare la nostra posizione di contributore principale all’interno di reti di governo locale globale come UCLG e Global Taskforce (GTF); rafforzare la leadership attraverso iniziative internazionali come PLATFORMA, il Global Covernant of Mayors e il Patto dei sindaci per l’Africa subsahariana.

Il CEMR ha un nuovo Vice Presidente per l’Europa dell’Est con Nino Rukhadze, in sostituzione di Tamar Taliashvili. Nino Rukhadze è membro dell’Assemblea della città di Tibilisi e professore di diritto internazionale, avendo precedentemente prestato servizio presso il Ministero della giustizia della Georgia.

Il Consigliere Gail Macgregor è il nuovo portavoce sulle questioni occupazionali. Il consigliere Macgregor parteciperà in particolare alle attività del comitato per il dialogo sociale dell’UE. Il CEMR lavorerà nel prossimo anno al piano dell’UE sui diritti sociali e alla proposta di direttiva sui salari minimi.

LA NOTA SUL SITO DEL CEMR
0