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Nel corso della XXXVI sessione del CPLRE (Congresso dei Poteri Locali e Regionali del Consiglio d’Europa) è intervenuto il 2 aprile a Strasburgo Piero Fassino, portavoce del Congresso sul partenariato sud-mediterraneo, sulla richiesta, poi approvata, di status di cooperazione e partenariato tra CPLRE ed il Regno del Marocco per rinforzare la democrazia locale. il Marocco è quindi primo Paese a godere di questo status, che offre ai paesi confinanti con il Consiglio d’Europa una piattaforma ideale per il dialogo e i contatti istituzionali con i loro omologhi europei. La delegazione marocchina comprenderà 6 rappresentanti e 6 sostituti che potranno sedere accanto ai membri del CPLRE e contribuire ai dibattiti durante le sessioni – anche se senza diritto di voto – e al lavoro dei suoi comitati di monitoraggio, attualità e governance.
“Questa richiesta di status di partner mostra l’interesse del Marocco per il nostro lavoro e riflette le eccellenti relazioni tra il Congresso e le autorità marocchine a tutti i livelli. È in questo contesto promettente che attendiamo l’ambizioso lavoro di cooperazione che sta per iniziare “, ha affermato Fassino. Ricordiamo che la segreteria della delegazione italiana è tornata in seno all’AICCRE. Per l’Associazione è presente il Segretario generale Carla Rey.

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In una fase come l’attuale di scarsa fiducia dei cittadini nelle autorità pubbliche, combattere il nepotismo e assicurare procedure di assunzione imparziali sono requisiti fondamentali. Il rapporto adottato dal CPLRE del Consiglio d’Europa il 2 aprile fa parte di una strategia globale per combattere la corruzione e promuovere l’etica pubblica a livello locale e regionale. Il CPLRE invita le autorità locali e regionali a migliorare la trasparenza nei processi di assunzione e promozione, stabilendo procedure chiare, garantendo l’uguaglianza e l’equità. Li incoraggia anche a introdurre strumenti di segnalazione al fine di identificare potenziali episodi di favoritismo o conflitto di interessi. Nella sua raccomandazione, il CPLRE sottolinea inoltre la necessità che i governi garantiscano che la loro legislazione includa disposizioni sufficienti per limitare il rischio di nepotismo. Ricordiamo che la segreteria della delegazione italiana è tornata in seno all’AICCRE. Per l’Associazione è presente il Segretario generale Carla Rey.
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