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Si è conclusa a Modena il 4 giugno davanti a più di 160 persone il “giro d’Italia” dei “Dialoghi sulla coesione”, progetto finanziato dalla Commissione europea ed organizzato dall’AICCRE, che ha avuto come obiettivo quello di evidenziare il buon uso dei Fondi strutturali dell’Unione europea nel nostro Paese come essi siano fondamentali per lo sviluppo dei nostri territori ed il miglioramento della qualità della vita dei nostri cittadini.

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Si è svolta a Firenze il 30 maggio la penultima tappa dei Dialoghi sulla coesione, progetto finanziato dalla Commissione europea ed organizzato dall’AICCRE. Più di 115 persone hanno affollato la Sala delle Feste di Palazzo Bastogi, “segno evidente dell’ ’appeal’ che ha l’Europa quando è comunicata ai cittadini nei suoi aspetti concreti e positivi”, ha sottolineato il Segretario generale dell’AICCRE Carla Rey. A proposito di concretezza: nel corso della giornata sono stati presentate numerose buone pratiche realizzate all’interno della regione Toscana: progetti che hanno coinvolto tante tematiche (formazione, alternanza scuola- lavoro, inclusione, energie sostenibili, artigianato, tech industries, industria creativa, etc), realizzati soprattutto da istituti di scuola primaria e secondaria, da licei linguistici ed artistici. Sono stati proprio i bambini, gli studenti e gli insegnanti a presentarli alla folta platea. “Una giornata importante per la Toscana, i fondi di coesione possono cambiare una comunità e una società, partendo dalle risorse destinate alle azioni nella scuola” ha sottolineato Ilaria Bugetti, segretario generale dell’AICCRE Toscana. A portare i saluti del Consiglio regionale della Toscana è stato il vicepresidente Marco Stella. “L’Europa non ha solo un valore economico, che pure evidentemente ha la sua importanza. L’Europa è un valore culturale e dobbiamo sottolineare in ogni modo quanto sia importante essere europei, fare parte di una compagine, senza la quale non potremmo essere competitivi nel mondo”. La vicepresidente della Giunta regionale Monica Barni ha sottolineato come “i fondi ci hanno permesso di intervenire nelle aree svantaggiate per cercare di ridurre le condizioni di difficoltà e intervenire con azioni di politica economica e sociale. La Toscana è stata virtuosa e ha saputo sfruttare al meglio i fondi, spendendo nel periodo 2007-2016 più del 100% delle risorse messe a disposizione”. Sulla nuova politica di coesione post-2020 sono arrivate alcune anticipazioni di Vittoria Alliata Di Villafranca, direttore presso la Direzione Generale della politica regionale e urbana della Commissione europea: nella programmazione 2021-2027 il bilancio complessivo sarà di 38 miliardi di euro, 8% in più rispetto al precedente ed arriveranno all’Italia due miliardi di fondi in più rispetto alla quota inizialmente pattuita. Tra gli altri interventi: Elena Calistri, responsabile di Settore Autorità di gestione del Por Fse (Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020); Angelita Luciani, responsabile di Settore Autorità di Gestione del Por Fesr (Programma operativo regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020). Appuntamento conclusivo dei “Dialoghi” a Modena il 4 giugno.
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